Palermo

Martedì 30 Aprile 2024

La Alan Kurdi al largo di Palermo, evacuati tre migranti: un tentato suicidio a bordo

Alan Kurdi

«Durante la notte, tre persone sono state evacuate da 'Alan Kurdi'. Tra questi una persona, che ha tentato il suicidio. Abbiamo bisogno di un porto sicuro, l’inattività dei paesi dell’Ue sta diventando sempre più pericolosa». Lo rende noto la Ong tedesca Sea Eye. A bordo restano da dieci giorni 146 migranti. La nave si trova al largo delle coste di Palermo. Altri 37 sono sulla 'Aita Mari' della spagnola Salvamento Maritimo Humanitario, dopo una seconda evecuazione medica: si trova al Largo di Lampedusa. Nelle prime ore del mattino di ieri un 24 anni ha tentato di togliersi la vita, viene ricostruito dal team di 'Alan Kurdi': nella sua relazione medica, il medico della nave ha preso atto del grave stato di ansia, delle esperienze di violenza in una prigione libica e di una relazione tra i conflitti con altre persone salvate a bordo. La disperazione dell’uomo era diventata così insopportabile che non vedeva altra via d’uscita se non quella di sfuggire alla situazione per suicidio. «Il paziente è un pericolo per se stesso e per gli altri. Siamo certi che la condizione peggiorerà ulteriormente», ha dichiarato la Caterina Ciufegni nella sua relazione medica alla guardia costiera italiana. La disperazione e la disperazione di alcune persone hanno raggiunto un livello senza precedenti. Un altro giovane è così stressato che da giorni ricorre all’autolesionismo. «Siamo felici e grati che Roma abbia valutato il pericolo per le persone che erano state salvate e anche per noi e che abbia immediatamente inviato una nave», ha affermato il capitano Barbel Beuse. Ma la tensione aresta alta, conferma Jan Ribbeck, direttore delle operazioni di Sea-Eye: «Le persone sono totalmente disperate e sono state trattenute su Alan Kurdi per 10 giorni. Hanno indicato che volevano saltare in acqua per raggiungere le barche italiane. Non potevano quasi calmarsi».

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