Villa Maria Eleonora, il dramma di un figlio: "In ansia per mio padre, non possiamo comunicare con lui"
Continua ad essere tesa la situazione a Villa Maria Eleonora dove nei giorni scorsi sono stati accertati 13 casi di positività al Coronavirus, tra cui un'infermiera. La struttura è ancora isolata e si attende l'esito dei tamponi effettuati a tutti i degenti e al personale. Nessuno può entrare e uscire e c'è chi non riesce a mettersi in contatto con i propri familiari ricoverati. È il caso di un uomo che ha il padre 78enne all'interno della struttura e che lancia un appello. L'anziano, cardiopatico, era stato ricoverato a Villa Maria Eleonora lunedì 6 aprile per la sostituzione del defibrillatore e sarebbe dovuto essere dimesso mercoledì mattina ma a causa dei casi di Coronavirus scoppiato all'interno l'uomo non è più uscito. "Purtroppo si tratta di una persona che soffre di una serie di patologie neurologiche che hanno compromesso la sua capacita cognitiva e la sua autonomia anche nelle semplici attivita’ quotidiane", scrive il figlio in una lettera inviata alla nostra redazione (redazioneweb@gds.it). "Non ha con se un cellulare perchè non è in grado di utilizzarlo e ci ritroviamo in una situazione paradossale senza la possibilità di metterci in contatto con lui. Da ieri mattina, quanto ci è stato comunicato il risultato negativo del tampone, non abbiamo notizie dalla struttura e, quel che peggio, non riusciamo a metterci in contatto con lui". Infine, l'appello: "Capisco che in una situazione di emergenza sono tante le esigenze che i sanitari devono affrontare in queste ore e che l’interesse dei molti prevale su quello del singolo, ma da figlio e da padre e da cittadino onesto, chiedo alle persone competenti, di poter avere la possibilità di portare mio padre a casa, in quarantena, per assicurargli tutte le cure che, specie per la sua situazione neurologica, sono necessarie". Alla lettera risponde la direzione della struttura, spiegando che "consapevole dello stato di comprensibile apprensione in cui vivono in queste ore i familiari dei pazienti ricoverati, si sta impegnando per mettere in contatto i degenti con i loro familiari più stretti, là dove possibile, e a fornire alle famiglie un resoconto sullo stato di salute e psico-fisico dei degenti. Il comprensibile disagio percepito dalle famiglie coinvolte è determinato da questa situazione straordinaria, in cui si è data priorità alla necessaria gestione sanitaria interna della struttura per la migliore tutela e assistenza a favore dei pazienti, per i quali il personale tutto si sta prodigando. Tutti i pazienti ricoverati, al momento della diffusione della nota stampa, presentano condizioni stabili e compatibili con il motivo del ricovero effettuato".