Un vigile palermitano attende da circa un mese l'esito del tampone a cui è stato sottoposto. Silvio Ottaviano, 57enne, dopo diversi giorni ha anche ricevuto la comunicazione da parte del suo medico che l'esame è da rifare. "Chiedo con estrema urgenza - scrive su una pagina Facebook aperta per denunciare i fatti - in considerazione della presenza di sintomi non ancora scomparsi e della valutazione del medico curante come sospetto Covid-19 che venga espletata nuova procedura già effettuata senza alcun esito al mio domicilio il 24 marzo".
L'agente della polizia municipale, come riporta Fabio Geraci in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, quando ha avvertito i primi sintomi si è chiuso in casa avviando il pre-triage con il medico di famiglia come prevede il protocollo. Presentava tutti i sintomi del coronavirus e il 22 è stato qualificato come caso "sospetto". Il 24 marzo gli hanno fatto il tampone a domicilio e da lì il silenzio fino a quando il primo aprile il medico curante gli ha comunicato di aver ricevuto un'email che il test è da rifare così come la richiesta. Ancora Ottaviano attende.
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