Sono 15.026 le persone che si sono registrate alla piattaforma online del Comune di Palermo, entro le ore 18 di oggi, per l’accesso al sistema dell’assistenza alimentare. Grossi numeri che dovranno essere verificati, ma che sono già un termometro sensibile del bisogno e della pressione sociale, in piena emergenza coronavirus. Giovedì saranno contattate le prime famiglie. Una fotografia su quella che può essere definita la «grande fame di Palermo», capace di accendere rabbia e tensioni, ma anche, come spiegato dal più parti, diventare l’occasione per assecondare gli appetiti criminali di mafia e usura. Gli accessi al sistema informatico del Comune sono bloccati fino a lunedì e sono già in corso controlli delle iscrizioni: si stanno rimuovendo quelle con codici fiscali errati e si sta verificando che lo stesso nucleo familiare non sia presente con più iscrizioni, infine si farà un controllo con gli elenchi dei percettori del Reddito di cittadinanza. Da stasera a lunedì sarà quindi chiusa la possibilità di iscriversi al fine di avviare i controlli su questo primo corposo gruppo di richieste ed avviare già nei prossimi giorni i primi interventi. L'obiettivo primario dell'Amministrazione è quello di garantire l'avvio di un servizio di aiuto alle famiglie nei tempi più brevi possibili, “ma è necessario tenere conto di diversi fattori – spiega l’assessore Mattina – che vanno dalla sicurezza, per cui non è ipotizzabile stampare e mettere in circolazione buoni pasto cartacei per oltre 5 milioni di euro, a quelli del livello di alfabetizzazione digitale dei beneficiari, per cui non sono ipotizzabili soluzioni interamente basate su strumenti digitali dematerializzati.”