Negli anni aveva omesso di dichiarare ricavi, eludendo così le imposte da pagare per un ammontare di 250 mila euro. Oggi, per un rappresentante legale di una impresa di Partinico, operante nel settore del recupero e della preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, è scattato il sequestro di beni per la cifra “equivalente” di oltre 250 mila euro.
Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Palermo, è stato eseguito dai Finanzieri della Compagnia di Partinico, su delega della Procura della Repubblica di Palermo.
Dagli accerta,enti fiscali è emerso che R.A., 39enne, rappresentante legale della R. S.r.l., al fine di evadere le imposte, nell’annualità 2018 ha omesso di dichiarare ricavi per quasi 800 mila euro eludendo l’imposta sul valore aggiunto per oltre 165 mila euro. Per quanto riguarda, invece, l’anno d’imposta 2017, è stata rilevata un’omessa dichiarazione del reddito d’impresa per circa 360 mila euro, con una conseguente evasione IRES di oltre 85 mila euro.
L’amministratore della società è stato dunque denunciato alla Procura della Repubblica di Palermo che ha disposto il sequestro preventivo di 252.600 euro, pari all’imposta complessivamente evasa.
Sono stati sequestrati: il 50% del pacchetto azionario della società verificata (riconducibile al rappresentante legale), un’autovettura Range Rover Sport intestata all’azienda – del valore di oltre 36.000 euro – e disponibilità finanziarie rinvenute sui conti correnti aziendali e personali dell’indagato, per oltre 23.000 euro.
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