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Coronavirus, riparte la protesta al carcere Ucciardone di Palermo: urla e lenzuola in fiamme

Dopo il caos e il tentativo di fuga, è ripresa stasera la protesta dei detenuti del carcere Ucciardone a Palermo contro le misure adottate anche negli istituti di pena a causa del coronavirus.

Dall'ex fortezza borbonica si sentono provenire grida di protesta e un continuo martellare di oggetti metallici. Le urla e i fischi si sentono in tutta la zona attorno al carcere. Davanti al portone sostano due autoblindi delle forze dell'ordine.

Dall'esterno del carcere si vedono le finestre di alcune celle con lenzuola o pezzi di carta dati alle fiamme dai detenuti. "Cercano di attirare l'attenzione dei familiari che si trovano assembrati fuori", dice la direttrice della casa circondariale Giovanna Re.
Questo pomeriggio anche i familiari dei detenuti del Pagliarelli, l'altro carcere della città, hanno protestato davanti ai cancelli d'ingresso bloccando più volte il traffico. Attorno ai due penitenziari ci sono poliziotti e carabinieri in assetto anti sommossa.

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