Gli alunni, dalla Primary alla High school dell’International school Palermo del Gonzaga, sanno che ogni mattina troveranno i loro insegnanti sulla piattaforma Google meet per le lezioni “live”. I piccoli della Preschool, invece, con i loro genitori potranno usare l’app Seesaw e vedere tutti i giorni i video in cui l’insegnante racconta ciò che sta facendo a scuola, ma anche storielle interattive in cui i bimbi possono svolgere le attività richieste. E i bambini della scuola dell’infanzia italiana vedranno in video le fiabe lette dalle loro maestre.
Per i 900 studenti che frequentano l’istituto Gonzaga-Isp, dall’infanzia ai licei, le opportunità fornite dalla tecnologia sono realtà quotidiana anche nella normalità e sono state potenziate per dare continuità didattica e formativa in questo lungo periodo di sospensione dell’attività scolastica tradizionale, a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19.
Un’attenzione particolare viene riservata agli alunni dell’infanzia, «nonostante non si tratti di scuola dell’obbligo, diamo continuità educativa con un alto livello di interazione - sottolinea Vicky Tarolla, vicedirettrice dell’International school Palermo – Raccomandiamo di non stare davanti allo schermo per più di 30 minuti continuativamente e il professore di educazione fisica manda semplici esercizi da svolgere a casa per tenerli attivi».
Le scuole della Rete Gesuiti Educazione stanno facendo da tempo una rinnovata e profonda riflessione sull’uso della tecnologia «ed è per questo che questa emergenza non ci coglie impreparati e ci permette di continuare a camminare con gli strumenti che ci siamo dati – spiega padre Vitangelo Maria Denora, direttore generale dell’Istituto Gonzaga-Isp - due buoni registri elettronici (Mastercom per la scuola italiana e Managebac per quella internazionale), i tablet, gli account email personali degli studenti, il sistema di Google classroom e, in particolare, la piattaforma G Suite. La didattica con la tecnologia ci aiuta a vivere il tempo presente con serenità e come una sfida positiva. Tablet, smartphone, classi virtuali, sistemi di videoconferenza consentono agli alunni di seguire le lezioni. Si tratta di processi che non si improvvisano, che necessitano di una adeguata organizzazione, un grande lavoro da parte di tutte le comunità educanti, di condivisione e una adeguata formazione. Ma è necessario prepararsi a un cambiamento, nel solco della tradizione pedagogica ignaziana. L’idea che ci muove è vedere come in ciascuna crisi vi siano un’opportunità, la possibilità di una scelta e la condivisione di buone prassi».
Gli allievi del Gonzaga (scuola italiana), dalla primaria ai licei, avranno il piano di didattica a distanza a regime nei prossimi giorni, «con una distribuzione precisa delle ore con lezioni “live” e delle altre lasciate allo studio individuale attraverso lo sportello didattico» precisa la docente animatrice digitale, Giulia Buttitta.
Molto importante il messaggio che il Gonzaga vuole inviare a tutti gli studenti. «La scuola non vi lascia soli nel processo di apprendimento e si sta attrezzando perché continuiate a casa il lavoro scolastico – scrive in un lungo messaggio padre Denora a tutti gli allievi - Non è facile sostituire in breve tempo una prassi articolata e strutturata di fare scuola costruita sulla presenza e sulla relazione, con una modalità a distanza, separati ciascuno dall’altro. Tuttavia abbiamo tutti gli strumenti che servono per farlo e soprattutto i vostri docenti stanno lavorando per darvi il maggior supporto possibile, secondo il nostro consueto modo di procedere della “cura personalis”. Dobbiamo sperimentare un modo diverso di fare didattica. Per questo contiamo anche su di voi e sulle vostre capacità nel campo della tecnologia».
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