"Intascava i soldi dei contribuenti": arresto per la dipendente di Riscossione Sicilia infedele
È stata arrestata la dipendente di Riscossione Sicilia, Renata Sciortino, 40 anni, che lo scorso 26 febbraio era stata soltanto sospesa dall’esercizio di pubblici uffici per un anno perchè accusata di aver sottratto soldi ai contribuenti. I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo le hanno notificato la misura cautelare degli arresti domiciliari, disposta con ordinanza del gip del Tribunale di Palermo. A febbraio era stato disposto anche un sequestro preventivo di oltre 163.000 euro, quali profitto di peculato e autoriciclaggio. Le indagini, svolte dagli specialisti del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di polizia economico-finanziaria, hanno consentito di accertare che la Sciortino, addetta alla gestione delle istanze di rateizzazione e rottamazione delle cartelle esattoriali presso l’ente di riscossione, tra il 2017 e il 2019 si era fatta consegnare da vari contribuenti ingenti somme di denaro, con la promessa di potere accedere a procedure particolarmente agevolate per la trattazione delle relative pratiche. Ottenuti i pagamenti, per lo più in contanti o tramite ricariche di postepay, la dipendente si era appropriata delle cospicue somme senza effettuare alcun versamento per la gestione delle posizioni debitorie dei contribuenti raggirati. La guardia di finanza ha reso noto che "parte delle somme sono state utilizzate per la ricarica di conti di gioco e scommesse online, per cui è scattata anche la denuncia di autoriciclaggio".