La seconda sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo ha ridotto, da 12 a 10 anni, la condanna inflitta a Giovanni Pizzuto, 28 anni, che nel settembre 2017 uccise a coltellate, al culmine di una lite, il vicino di casa Francesco Paolo Maronia, posteggiatore abusivo di 48 anni. Il collegio presieduto da Angelo Pellino, a latere Vittorio Anania, ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche e della provocazione, prevalenti sulla recidiva specifica infraquinquennale. Il delitto avvenne nel 2017 in vicolo Pipitone, nel quartiere dell’Acquasanta, e fu risolto quasi subito dalla Squadra mobile, che arrestò Pizzuto, pronto poi a confessare. Il giovane è figlio di Agostino Pizzuto, armiere della cosca di Resuttana, il cui arsenale era da lui custodito in una grotta di Villa Malfitano, sede comunale in cui lavorava come custode.