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Coronavirus, al tribunale di Palermo limiti ad accessi e udienze

Accessi limitati ai soli avvocati e alle parti nelle udienze civili, orari scaglionati in modo da evitare il sovrapporsi di processi e dunque l’aggregazione di troppe persone. Nel penale la valutazione caso per caso di procedere a porte chiuse per motivi di salute pubblica, così come previsto dal codice di procedura.

Sono alcune delle misure urgenti adottate oggi dal presidente della Corte d’Appello di Palermo Matteo Frasca, con l’adesione dei capi di tutti gli uffici giudiziari e del presidente dell’Ordine degli avvocati Giovanni Immordino. Le misure sono dirette a contrastare il contagio e la diffusione del coronavirus e si accompagneranno al rispetto di norme igieniche che vengono raccomandate a tutti i frequentatori della Cittadella giudiziaria del capoluogo siciliano.

Magistrati e personale amministrativo di cancelleria sono stati invitati anche a dichiarare se abbiano fatto viaggi nelle zone considerate a rischio o se abbiano avuto contatti con persone provenienti da quelle località Fra le regole di comportamento che vengono raccomandate in particolare agli avvocati, c'è anche la richiesta di non frequentare le cancellerie con troppi praticanti, in modo da evitare la presenza contemporanea di troppe persone nel palazzo di giustizia e in uffici le cui dimensioni sono comunque limitate. In questi ambienti infatti la diffusione del contagio potrebbe essere agevolata.

Sempre in tema di lotta al coronavirus la Corte d’Appello provvederà a dotare gli edifici della cittadella giudiziaria di adeguati sanificatori e dispenser disinfettanti, oltre che a disporre una pulizia straordinaria e una sanificazione degli ambienti. AGI

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