Fissata, dal gup del tribunale di Palermo, Marco Gaeta, al 2 marzo la prima udienza preliminare dell’ultima tranche dell’indagine sugli spaccaossa. Inventando incidenti stradali, i gruppi criminali procuravano fratture a persone consenzienti per truffare le assicurazioni e ottenere così somme spesso irrisorie. La richiesta di rinvio a giudizio è dei pm Andrea Zoppi e Francesca Mazzocco e del procuratore aggiunto Sergio Demontis. L’inchiesta è della Guardia di Finanza e della polizia penitenziaria. Le accuse che vanno dall’associazione per delinquere alle lesioni personali gravi, dal falso alla truffa. Tre degli imputati, uno dei presunti capi, Antonino Di Gregorio, Ermanno Campisi e Patrizia Alaimo, hanno fatto ampie ammissioni. Rischiano il processo Anna Accardi, 49 anni; Patrizia Alaimo, di 42; Girolamo Bonanno, 53; Ermanno Campisi, 41; Giacomo D’Ambrogio, 38; Antonino Di Gregorio, 45; Teresa Di Maio, 57; Alessandro Di Mariano, 41; Emanuele Di Mattei, 22; Giuseppe Di Piazza, 42; Rosalia Maria Farina, 21; Antonino Ferrigno, 45; Alberto Alessio Fricano, 20; Emanuela Gallano, 34; Antonino Giglio, 45; Gesuè Giglio, 47; Girolamo Gnoffo, 66; Gaspare Ilardo, 51, Filippo Inguglia, 66; Benedetto La Mattina, 37; Simone Marfia, 37; Pietro Marino, 42; Rita Mazzanares, 27; Giovanni Moncada, di 48 anni; Giovanni Napoli, 45; Antonino Nuccio, 27; Fabio Riggio, 29; Carolina Romagnolo, 30; Francesco Paolo Sanzo, 42; Elisabetta Scarpisi, 38; Giovanni Segreto, 60; Giacoma Tantillo, 33 anni; Gaetano Taormina, 53; Giovanni Tulumello, 67; Francesco Tumminia, 65 anni.