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Usura, arrestato a Torino 50enne di Carini: sequestrato il patrimonio

Il patrimonio di una coppia di Caluso (in provincia di Torino) accusata di esercitare l’usura è stato sequestrato militari della Guardia di Finanza di Torino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Ivrea, in un’operazione denominata «Shylock» dagli stessi finanzieri.

L’uomo, Antonio Ferranti, disoccupato di 50 anni originario di Carini (in provincia di Palermo) e abitante a Caluso dal 2004, è stato arrestato. La sua convivente, Maria Mezzo, operatrice in una casa di riposo di Brandizzo, è stata colpita dal divieto di avvicinarsi alle vittime di usura.

Le indagini, condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Torino, sono state avviate nel 2017 dopo una segnalazione di operazioni sospette ai fini della normativa antiriciclaggio. Le vittime della coppia, tutte del Canavese, erano pensionati che non riuscivano a pagare l’affitto mensile, piccoli imprenditori in difficoltà, familiari di soggetti in precarie condizioni economiche, che avevano richiesto alla coppia prestiti nell’ordine di poche migliaia di euro.

Ricevuto il denaro, le vittime, che si sono trovate costrette a dover restituire somme ingenti, con tassi d’usura anche del 300% annuo, sono risultate ancora indebitate per la maggior parte, mentre la coppia si assicurava così una costante illecita fonte di profitto. I prestiti venivano effettuati in contanti e il denaro veniva scambiato sia «a domicilio», sia in luoghi aperti e di passaggio: fuori da esercizi pubblici e anche nei pressi di caselli dell’autostrada A4 Torino - Milano. Oltre che a Caluso, la coppia operava a Chivasso, Borgaro Torinese, Mazzè, Val della Torre, Verolengo, Vinovo e Rondissone.

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