Un anno fa Giorgio venne investito da un’auto in corsa in via Libertà e i sogni del 17enne sembravano infranti per sempre. La corsa al Policlinico con fratture agli arti ed emorragie interne: le condizioni erano critiche ed è qui che entrarono in "gioco" gli "angeli" di Giorgio a cui la famiglia si affidò con la speranza di salvare il figlio. Tac, radiologia e subito intervento nella sala operatoria di chirurgia d’urgenza. Il padre Gaetano La Placa, adesso, ricorda lucidamente tutto e, in un'intervista ad Anna Cane sul Giornale di Sicilia in edicola, ringrazia i medici: "Sarò debitore per sempre nei confronti del professore Nino Agrusa e della dottoressa Gabriella Militello del reparto di chirurgia d’urgenza del Policlinico e della dottoressa Ida Palmeri di terapia intensiva". Poi sopraggiunse l’infezione al rene ed intervenne il primario di Urologia del Policlinico, il professor Alchiede Simonato mentre a far recuperare l’uso degli arti, braccia e gambe, a Giorgio, ci pensarono i medici Giuseppe Valenza e Lorenzo Camarda del reparto ortopedia di Villa Sofia. Adesso Giorgio ha un sogno: "Non so se potrò più giocare. Non so più correre, vorrei tornare a farlo". L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola