Confiscato dalla polizia un patrimonio di un milione di euro riconducibile a Tommaso Catalano, palermitano di 58 anni, e al figlio Pietro Catalano, di 37. Il provvedimento è della sezione Misure di prevenzione che ha accolto le proposte del questore di Palermo. Il provvedimento ha interessato un cospicuo patrimonio, ritenuto frutto e reinvestimento di attività illecite, costituito da 3 appartamenti a Palermo, un immobile a Campofelice di Roccella, di un complesso turistico e residenziale con piscina condominiale, una villa a Trabia in contrada Petruso e un'auto Mercedes Glk 200, tutti intestati a familiari conviventi. Dalle indagini è emerso come padre e figlio fossero membri di un'organizzazione dedita al traffico di hashish e cocaina tra la Campania e la Sicilia. Inoltre sono stati accusati di aver agito per agevolare la mafia, in particolare il mandamento di Porta Nuova. Per questi reati Tommaso Catalano e Pietro Catalano sono stati condannati rispettivamente a 6 e 8 anni di reclusione. Il 22 febbraio del 2017, inoltre, mentre si trovava ancora in regime detentivo dopo il blitz “Panta Rei”, a Pietro Catalano fu notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Palermo nell’ambito dell’operazione “Back Again”, a carico di 16 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione, cessione e traffico di sostanze stupefacenti.