L’ex presidente del Palermo calcio, Maurizio Zamparini, è stato rinviato a giudizio assieme a due suoi ex stretti collaboratori, il commercialista Anastasio Morosi e la segretaria Alessandra Bonometti, con l’ex componente del collegio dei sindaci Enzo Caimi. Le ipotesi di accusa vanno dall’autoriciclaggio ai falsi in bilancio alle false comunicazioni alla Covisoc.
Lo ha deciso il Gup di Palermo Michele Guarnotta, che ha accolto le richieste dei pm Dario Scaletta e Andrea Fusco, fissando il processo di fronte alla quarta sezione del tribunale del capoluogo siciliano, la stessa che sta già processando l’ex patron del club rosanero per i falsi nei bilanci 2014, 2015 e 2016 e per le false comunicazioni alla commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche.
Per l’autoriciclaggio si è inserita contro gli imputati anche la curatela dell’Us Città di Palermo, fallita in ottobre proprio a causa delle irregolarità venute fuori nel corso delle inchieste penali condotte dalla Procura di Palermo e dichiarata insolvente dal Tribunale fallimentare.
Alla vecchia società di Serie A e B è oggi subentrato un club del tutto differente, che milita e guida la classifica del girone I in Serie D. Zamparini è attualmente a giudizio da solo, in Tribunale, ma ora i due processi potrebbero essere riuniti e coinvolgere pure gli altri tre imputati. Vanno in abbreviato invece l’altro ex presidente Giovanni Giammarva e gli altri ex sindaci Michele Vendrame e Andrea Favatella.
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