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Aereo sfiora le case di Palermo e si schianta: 40 anni fa la sera del terrore

Foto di Attilio Albergoni

Quella del 16 dicembre 1979 a Palermo non fu una sera come tutte le altre. Nei giorni che anticipavano il Natale, accadde un fatto che lasciò sconvolti tutti i palermitani, almeno per un paio d'ore. Quaranta anni fa, infatti, un Grumman dell'aviazione della Marina statunitense, in volo a Palermo, distrusse una palazzina di Capaci, fortunatamente disabitata quella sera. Un piccolo velivolo che, non segnalato a radar, sorvolò i tetti di Palermo a breve distanza e poi si schiantò. Ma cosa accadde quella sera?

16 dicembre 1979: l'incidente aereo a Palermo

Quella sera l'equipaggio del Grumman, un predatore da guerra elettronica imbarcabile su portaerei, in volo su Palermo, capì di avere un importante guasto ai motori. Per evitare un atterraggio pericoloso e non riuscendo ad arrivare all'aeroporto di Punta Raisi, l'equipaggio decise di consumare tutto il carburante a bordo e di dirigersi in direzione mare. Una volta terminato il carburante si tuffarono con il paracadute vicino al Monte Pellegrino ma, a causa del vento, il velivolo andò verso Capaci precipitando su una palazzina di viale Kennedy a Capaci.

L'equipaggio del Grumman

Dei 4 membri dell'equipaggio tre sopravvissero mentre il quarto fu ritrovato il giorno dopo senza vita. I tre membri, dopo l'atterraggio miracoloso fuori città, furono portati a Villa Sofia, successivamente interrogati dalla polizia. A raccontare la vicenda fu uno testimoni dell'avvenimento, Attilio Albergoni, un ricercatore storico-militare di Palermo.

La testimonianza

Quella sera Albergoni si trovava a cena da amici quando improvvisamente sentì il rumore di un aereo che volava a bassa quota. "Ero andato a cena da una coppia di amici che abitavano vicino casa e proprio mentre stavamo chiacchierando tra una portata e l’altra, ricordo che si sentì ben distintamente il rumore di un jet che sorvolava la città a bassa quota - scrive Albergoni nel suo blog - Dopo il secondo giro, oggi non ricordo se ne fece altri, capimmo che doveva trattarsi di un aereo militare in avaria o quanto meno con problemi seri, in quanto non era mai capitata una situazione simile e per giunta col buio. L’indomani, appena saputo dalla radio che un aereo militare americano era precipitato a Capaci, località balneare poco distante da Palermo, presi la macchina fotografica, salii sulla mia Fiat 500 e partii di gran carriera per andare a vedere cosa era successo. Appena arrivato sul posto vi erano pochi carabinieri a controllare una villetta che era stata come falciata nel mezzo da una grande lama e la parte soprastante era ricaduta su quella lama che era stata il Prowler". Porta la sua firma la foto che racconta dello schianto avvenuto quella notte. Un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori.

 

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