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Carini, restringe il torrente per fare una discarica abusiva: scatta il sequestro

Una discarica abusiva è stata sequestrata dai finanzieri della Tenenza della Guardia di Finanza di Carini e dal personale della locale Polizia Municipale. Si tratta di un'area di 9.500 mq in via Moscala dove si trovavano inerti, sfabbricidi e materiali ferrosi per un volume di 800 mc. Denunciata una 35enne di Carini, R.P., proprietaria del terreno per violazioni alle norme disciplinate dal Testo Unico Ambientale nonché per il reato di abusivismo edilizio.

Di fondamentale importanza è risultata per l'individuazione la Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Palermo.

Dai controlli sono emerse violazioni alle norme edilizie; è stato trovato un muro di contenimento realizzato abusivamente, una tettoia di circa 45 mq ed un manufatto di circa 44 mq adibito a ricovero per animali.

Tanto la discarica quanto il muro sono risultati realizzati sull’alveo del torrente Gugliotta, oggetto di vincolo fluviale, causandone il suo restringimento. Inoltre per raggiungere l’area destinata a discarica è stato realizzato abusivamente un ponticello in cemento armato.

Le modifiche hanno apportato un mutamento dell’aspetto idrogeologico della zona con grave pericolo soprattutto nel caso di piogge, visto che il nuovo assetto rende impossibile il normale deflusso delle acque piovane.

L’intera area è stata sottoposta a sequestro preventivo d’iniziativa convalidato dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo. Alla stessa Autorità è stato richiesto di poter eseguire opportuni carotaggi atti a verificare la presenza di eventuali residui di amianto o sostanze tossiche.

Per la 35enne sono previste pesanti sanzioni: la legge, infatti, prevede l’arresto fino a tre anni e sanzioni pecuniarie fino a un massimo di 103 mila euro, oltre alla confisca dell’area.

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