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Le mani della mafia sulle scommesse, sequestro di beni ad imprenditore di Partinico

Beni per un valore di 400 mila euro sono stati sequestrati a Partinico a Gerardo Antonio Orvieto Guagliardo. Dalle indagini scaturite dall'operazione "Game Over" del febbraio del 2018, è emersa una compenetrazione tra l’attività dell’organizzazione mafiosa Cosa Nostra e la gestione e distribuzione sul territorio delle sale gioco e scommesse.

Orvieto Guagliardo venne arrestato perchè, avvalendosi del rapporto di contiguità con la famiglia mafiosa di Partinico, aveva il controllo territoriale e delle attività imprenditoriali del settore dei giochi e scommesse, ponendosi come antagonista al gruppo facente capo a Benedetto Bacchi, arrestato sempre l'1 febbraio del 2018.

Era emerso inoltre che Orvieto Guagliardo, in qualità di responsabile provinciale di un circuito di scommesse riconducibile ad un noto marchio internazionale del settore, avesse operato in maniera funzionale agli interessi dell'organizzazione mafiosa, grazie alla imposizione dei brand commerciali allo stesso riconducibili, garantita sul territorio palermitano da esponenti di "Cosa Nostra” a fronte di un corrispettivo, in percentuale, dei profitti tratti dall'illecita attività operata nel settore delle scommesse e versato nelle casse dell'organizzazione mafiosa.

Sono stati svolti dall’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo approfonditi accertamenti patrimoniali nei suoi confronti e del suo nucleo familiare che hanno permesso di evidenziare una notevole sproporzione economica tra i redditi leciti dichiarati, ben inferiori alle ordinarie spese di mantenimento, e gli investimenti patrimoniali effettuati per l’acquisto dei beni oggetto dell’odierno provvedimento di sequestro, a conferma dell’evidente impiego di risorse finanziarie di illecita provenienza derivanti dalla attività imprenditoriale del predetto, favorita dalla vicinanza a Cosa Nostra.

I beni sequestrati sono un’impresa individuale a Partinico, attiva nel settore della ristorazione, un’autovettura di lusso e di 6 rapporti finanziari.

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