Palermo

Lunedì 25 Novembre 2024

Blitz nella movida di Palermo: un arresto per violenza sessuale e 4 locali chiusi

Ancora blitz a Palermo per la polizia di Stato sul fronte del contrasto e della prevenzione dei reati commessi in quelle aree del centro cittadino maggiormente caratterizzate dalla movida, che registra la presenza di migliaia di giovani che affollano vie e locali. Stringenti servizi, coordinati dalla questura, e che hanno visto la partecipazione della Squadra mobile, dell’Ufficio Prevenzione generale e dei commissariati Centro, Oreto-Stazione, Zisa-Borgo Nuovo e San Lorenzo. Non solo: un gambiano di 19 anni è stato arrestato dai poliziotti della Squadra mobile di Palermo per atti di violenza sessuale nei confronti di una giovane palermitana. La vittima, a piedi in corso Vittorio Emanuele, è stata seguita per alcuni metri dallo straniero che, una volta raggiuntala, l’ha molestata e ha cercato di condurla in un vicolo. La ragazza è riuscita a sottrarsi alle grinfie dell’uomo e a rifugiarsi in un negozio etnico gestito da bengalesi che hanno sbarrato la strada all’aggressore. Gli agenti sono giunti in poco tempo nella zona e hanno individuato e bloccato l’aggressore, traendolo in arresto per violenza sessuale. Gli agenti del Commissariato Centro hanno provveduto a sanzionare e chiudere due esercizi commerciali: uno in corso Vittorio Emanuele dove si somministravano cibi e bevande anche all’esterno del locale senza autorizzazione; in questo caso è stata anche sequestrata strumentazione musicale che diffondeva musica; un secondo locale è stato sequestrato in piazza Sant'Onofrio per mancanza di autorizzazioni; infine, in via delle Sedie Volanti è stato sanzionato il titolare di un pub per occupazione di porzione di suolo pubblico eccedente rispetto al consentito. Altri due esercizi, rispettivamente in via Buonriposo e via Del Vespro, ove sono state accertate la mancanza di Scia Sanitaria e di Scia Comunale, sono stati, invece, sottoposti a sequestro da personale del Commissariato Oreto Stazione. Complessivamente, sono state elevate sanzioni del valore superiore ai 30 mila euro.

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