Sei anni di carcere e interdizione perpetua dai pubblici uffici per due fratelli "diabolici" in grado di raggirare due sorelle disabili col solo fine di abusarne sessualmente. Alle donne, una delle quali minorenne, i due 50enni facevano credere di essere i loro fidanzati.
È una storia di degrado quella raccontata dal Giornale di Sicilia oggi in edicola, sfociata nella condanna di Damiano e Adriano Di Maria. Il processo di secondo grado si è svolto con il rito abbreviato davanti alla terza sezione della Corte di appello di Palermo presieduta da Antonio Napoli (a latere Fabrizio Anfuso e Dario Gallo).
I due fratelli dovranno inoltre risarcire le due ragazze che si erano costituite parte civile mediante l'avvocato Letizia Coassin. A chattare con la più giovane delle sorelle sarebbe stato il convivente della madre, vedova, che aveva avuto dal suo matrimonio due figlie con problemi psichici.
L'edizione integrale dell'articolo nell'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia.
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