Totale pentimento per Pietro Billitteri, l'uomo che il 21 agosto del 2018 aprì il fuoco contro un vicino uccidendolo. Il 60enne - come riporta Sandra Figliuolo in un articolo sul Giornale di Sicilia oggi in edicola - si definisce "un buon cittadino", "un uomo buono" e costernato per il suo "grave e folle gesto" costato la vita a Cosimo D'Aleo. Billitteri si è detto pronto "ad accettare le pene che verranno inflitte" ma non riesce a perdonare se stesso ("il dolore è troppo grande e non mi dà pace"). Per l'omicidio di via Sferracavallo, il pm ha chiesto una condanna a 20 anni di carcere. La lettera di pentimento di Billitteri, dipendente della Rap, è stata consegnata ieri al gup Walter Turturici che lo sta processando con l'abbreviato. Il pm riconosce al Billitteri l'attenuante della provocazione, perché il colpo di pistola sarebbe arrivato al culmine di una lunga serie di scontri con D'Aleo, che lo avrebbe anche ferito con un forchettone. L'articolo integrale nell'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia oggi in edicola.