Mario Biondo si sarebbe suicidato. Questo emerge anche dalla terza autopsia sul corpo del cameraman palermitano, trovato impiccato il 30 maggio 2013 nell’appartamento della moglie Raquel Sanchez Silva, a Madrid, si sarebbe suicidato. Un risultato che getta ancora una volta nello sconforto i familiari del giovane, deceduto a nemmeno 30 anni, i quali si battono dal giorno della morte per quello che ritengono un mistero. "Era felice del suo lavoro - le parole di Santina D'Alessandro e del marito Giuseppe Biondo - non vedeva l'ora di andare in vacanza, di vederci, faceva progetti. Nessun segnale né del fatto che si potesse suicidare né che potesse essere ammazzato". Nel 2013 il caso fu subito chiuso: per la giustizia spagnola si trattava di suicidio. Non per i genitori che da allora intrapresero una vera e propria battaglia per dimostrare che Mario in realtà era stato ucciso. E hanno continuamente ricordato la conversazione della sera prima in chat con il fratello e la sorella che non lasciava presagire alcun malessere o alcuna intenzione di farla finita. "Nei prossimi giorni - fanno sapere dalla famiglia - avremo modo di comunicarvi le osservazioni dei nostri consulenti di parte, ai quali abbiamo già consegnato il dossier. In questo momento così delicato, vi preghiamo di non chiederci ulteriori notizie, se non dopo essere effettuati i dovuti riscontri”.