Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Clienti sequestrati e picchiati, arrestati 4 spacciatori a Palermo

Un gruppo di spacciatori, composto da quattro persone, è stato arrestato dalla polizia a Palermo. Sono accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione, di cessione di stupefacenti e di lesioni personali aggravate. In manette sono finiti Francesco Lo Gelfo, 24enne della Vucciria, Pietro Presti, 26enne della Kalsa, Salvatore Sammartino, 53enne della Vucciria e Vincenzo Di Giovanni, 21enne dello Zen. La base operativa era un appartamento in vicolo dei Calzonai, a Palermo, vera e propria base operativa del gruppo criminale. A distanza di qualche giorno, due assuntori di crack, giunti alla Vucciria in cerca di droga, sarebbero stati protagonisti di due episodi. L'ultimo, in ordine di tempo, lo scorso 1 ottobre. Un assuntore, giunto dalla provincia palermitana nel capoluogo per acquistare e consumare dosi di crack, è stato indirizzato da alcuni spacciatori alla Vucciria. Ha facilmente ottenuto le dosi ma è stato costretto dai pusher a consumarla nell’appartamento di vicolo dei Calzonai e sotto costante minaccia ad acquistarne e consumarne altra, a consegnare il denaro in suo possesso, oltre 100 euro e a reperirne dell’altro necessario a pagare le dosi acquistate controvoglia. Non solo, l'uomo avrebbe subito percosse e minacce e, soltanto dopo alcune ore, sarebbe riuscito a fuggire, trovare rifugio in un esercizio commerciale e lanciare l’allarme. Il secondo episodio risale al 5 di ottobre ed è stato ricostruito dai “Falchi” della Squadra Mobile palermitana: protagonista un giovane professionista originario di un’altra provincia siciliana, che, in transito nel capoluogo, ha voluto acquistare cocaina, rivolgendosi ad alcuni pusher della Vucciria, poi identificati in Lo Gelfo e Presti. Tra sabato e domenica, il professionista, anche alla luce del rapporto di conoscenza con i suoi fornitori, ha acquistato un numero di dosi, concesse anche “a debito”. Quando i pusher hanno intuito la sua momentanea indisponibilità di denaro, lo hanno trattenuto in un appartamento della Vucciria, lo stesso di vicolo dei Calzonai del primo episodio. La vittima, per avere il denaro, ha telefonato al padre e ha chiesto un bonifico sulla propria carta prepagata. Il genitore, non si è fermato all'elargizione di denaro, ha effettuato una segnalazione di quanto stesse accadendo a Palermo ad un Ufficio della Polizia di Stato presso il suo luogo di residenza, facendo così immediatamente scattare la segnalazione. Gli agenti hanno individuato la vittima, in stato di choc per le strade della Vucciria, appena rilasciata dai suo sequestratori dopo aver visto soddisfatta la loro richiesta economica. Lo Gelfo, trovandosi già ai domiciliari, dovrà rispondere anche del reato di evasione.

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