Pizzo anticipato per evitare possibili arresti. I boss temono maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine durante le festività e così decidono di rivedere il tradizionale calendario delle estorsioni.
Le scadenze devono essere anticipate e così, come riporta Sandra Figliuolo in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, il pizzo va riscosso entro il 30 novembre, e non all’Immacolata o a ridosso di Natale, e, "se Pasqua cade ad aprile, entro il 30 marzo".
Il particolare emerge dagli atti depositati con la chiusura dell’inchiesta dei carabinieri "Cupola 2.0" che ha coinvolto anche Francesco Colletti, il venditore di mobili che era diventato capo mandamento di Villabate e che poi, in seguito al suo arresto a dicembre scorso, ha deciso di collaborare con la giustizia.
La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola.
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