«L'ennesimo episodio di aggressione a danno di lavoratori della sanità, questa volta a Palermo, conferma l’urgenza di una legge antiviolenza». Lo scrive su Facebook il ministro della Salute Giulia Grillo. «Basta Far West - prosegue - le corsie e gli ambulatori sono patrimonio di tutti i cittadini così come chi vi opera ogni giorno. Chi sta bloccando il Paese e il lavoro del Parlamento si assume anche la responsabilità di fermare questa importante legge di civiltà». "Ieri al Villa Sofia un delinquente, che mi auguro venga presto identificato e arrestato, ha minacciato medici e infermieri e poi ha iniziato a danneggiare una risonanza magnetica. Di fronte a questi comportamenti c'è molto poco da dire (in attesa che finalmente lo Stato si decida ad inasprire le pene..!)". Così sul suo profilo Facebook l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, che aggiunge: "L'Azienda palermitana si è dotata di una sorveglianza con guardie giurate h24, ma il delinquente si è infilato con tre donne dove non sarebbe mai dovuto entrare. Ho chiesto di ricostruire le modalità con cui è riuscito a fare accesso al piano -2 e cercherò di capirne di più. Anche accertando se ci sia stata una sottovalutazione da parte dell’agente di controllo. Ma la reazione più sincera che mi viene in mente è prendere il suo grazioso congiunto, che poi è entrato regolarmente nella risonanza e addebitargli tutti i danni fatti dalla bestia che si è portata d’appresso". “Inasprire le pene per atti del genere, necessario tutelare gli operatori sanitari dai violenti”. Lo dichiara il deputato del M5S Giorgio Trizzino. “Non bastano le guardie giurate. Evidentemente dobbiamo pensare a provvedimenti più severi per scoraggiare i violenti e per garantire ai nostri medici di lavorare in sicurezza tenendo a distanza gente potenzialmente pericolosa’’. Conclude Trizzino ‘’I medici devono essere equiparati ai pubblici ufficiali e vanno potenziati gli organici delle forze dell’ordine presso i Pronto Soccorso, come ho chiesto in un mio recente ordine del giorno’’. L'aggressione è avvenuta ai danni di un medico radiologo e di un tecnico di radiologia, nei locali di radiologia dell’Ospedale Villa Sofia di Palermo. E’ quanto si legge in una nota di Confintesa Sanità Sicilia e Confintesa Ugs Medici Palermo, secondo cui un vero e proprio piccolo esercito di parenti avrebbe aggredito il personale del nosocomio palermitano a causa di una risonanza magnetica da eseguire ad un loro parente. Gli aggressori all’arrivo delle forze dell’ordine si sarebbero dileguati, lasciando sul posto le mogli ad auto accusarsi.