Palermo

Martedì 26 Novembre 2024

Il terribile incidente di Terrasini, Valentina sarà operata al bacino

Francesco Capodilupo con Valentina Michelli

Gravi ma stazionarie le condizioni di Valentina Michelli, 33 anni, di Partinico, rimasta gravemente ferita domenica in un terribile incidente stradale in via Partinico a Terrasini. Nello schianto ha perso la vita il marito, Francesco Capodilupo, 38 anni. I due coniugi, sposati da due anni, erano in vacanza in Sicilia per trascorrere il Ferragosto, viaggiavano su uno scooter che è stato travolto da un'auto per cause da accertare. L'uomo è morto poche ore dopo lo schianto all'ospedale Civico di Palermo dove è stato trasportato d'urgenza in elisoccorso in condizioni disperate. Valentina sta lottando ancora al Trauma Center di Villa Sofia con trauma cranico e toracico, trauma al bacino e fratture ai polsi e alle caviglie. Nei prossimi giorni sarà operata al bacino. Sull'auto che si è scontrata con la moto, secondo quanto ricostruito, c'erano sei persone: tra queste una donna in stato di gravidanza finita all'ospedale Civico di Partinico con diverse fratture ed un bambino di pochi mesi che è stato ricoverato all'ospedale «Di Cristina» ma entrambi non sarebbero gravi. Anche gli altri passeggeri sono finiti in ospedale, a Partinico. Sono ancora in corso le indagini per ricostruire la dinamica della tragedia. Intanto, a Vallesaccarda, in provincia di Avellino, si sono svolti i funerali di Francesco Capodilupo. Una folla commossa ha partecipato tra lacrime e dolore e anche molta rabbia per un incidente tanto tragico quanto assurdo, e proprio per questo amici e parenti chiedono «giustizia per Francesco». Un destino crudele quello toccato al trentottenne. Lavorava a Bergamo, alla Tenaris Dalmine, da 12 anni dove era project manager e da un anno e mezzo fa era stato inserito nell'area logistica della multinazionale. Una carriera in piena ascesa, con grandi speranze e grandi ambizioni «Vogliamo che si renda giustizia alla morte di un ragazzo straordinario come lo era Francesco - dice un parente del ragazzo, Michele Pizzullo, poco dopo i funerali -. Chi guidava l'automobile deve prendersi le proprie responsabilità, perché non è stato un incidente normale. Non è giusto quello che è successo, ma si parla troppo spesso di destino quando a volte il destino non c'entra niente. Spero che gli inquirenti e la magistratura facciano il loro dovere nel migliore del modi e che la morte di Francesco abbia giustizia. Sono state spezzate le vite di due famiglie. Lui e la moglie erano giovane e belli, avevano tutta la vita davanti - continua Pizzullo - Ma adesso è tutto finito, la loro felicità è sparita via in un attimo, è tutto così assurdo».  

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