Oltre mille persone hanno partecipato, ieri sera, alla tradizionale fiaccolata in ricordo di Paolo Borsellino e degli uomini della scorta uccisi il 19 luglio del ’92, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Un appuntamento per non dimenticare: “Fiaccole accese nel buio della notte”, il tema scelto ma stavolta con un’accezione diversa. Se nel 1996 il buio, per i giovani promotori della manifestazione, era solo la mafia "oggi rappresenta invece la grande menzogna che aleggia sulla strage di via D’Amelio, fatta di depistaggi e di tradimenti di pezzi dello Stato che remavano contro uomini come Borsellino e Falcone", ribadisce in una nota il Forum 19 Luglio. La luce della fiaccole invece rappresenta la voglia di verità sulle stragi del ’92 per rendere giustizia a quanti hanno sacrificato la loro vita nella lotta contro la mafia. La fiaccolata è organizzata dal "Forum 19 Luglio" (cartello che raggruppa trasversalmente associazioni, movimenti ed istituzioni) e "Comunità ‘92" (coordinamento che unisce le varie anime della destra siciliana ideatrici della manifestazione). Alla manifestazione aderiscono 60 associazioni e 21 comuni (tra cui Palermo, Catania, Verona e Vicenza). Il corteo è partito intorno alle 20,45 da piazza Vittorio veneto a Palermo ha percorso via Libertà fino a raggiungere la via D’Amelio, davanti all’albero che ricorda il punto in cui perse la vita Paolo Borsellino. Poi il minuto di raccoglimento e l’Inno nazionale. Sulle magliette di molti partecipanti, che hanno sfilato con le fiaccole accese, la scritta "Paolo Vive". Moltissimi i giovani, ma anche famiglie e associazioni i comuni con i loro gonfaloni, sindaci e rappresentanti delle istituzioni. Presente, tra gli altri, Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, e numerosi sindaci siciliani con le fasce tricolori. Tante anche le iniziative per commemorare le vittime, organizzate dal Movimento delle Agende Rosse e dal Centro Studi "Paolo e Rita Borsellino". Ieri via D'Amelio si è riempita di giovani, ragazzi, volontari e famiglie. Tutti stretti nel minuto di silenzio, scoccato alle ore 16.58, l'ora esatta in cui si compì l'atroce attentato.