Determinante non è stato il morso del calabrone ma un infarto fulminante che gli ha stroncato la vita. Lo sostiene la perizia del medico legale fatta al corpo di Nuccio Signorello, l'operaio forestale di 52 anni che è morto dopo avere finito il servizio antincendio in contrada Rascata a Collesano. Come si legge sul Giornale di Sicilia in un articolo a firma di Giuseppe Spallino, quasi alla fine del suo turno di lavoro, Signorello aveva lamentato di essere stato punto da un calabrone sulla spalla. Aveva chiesto aiuto ai suoi colleghi che l'avevano accompagnato e chiamato i soccorsi. Per lui, però, non c'è stato più nulla da fare, nonostante gli sforzi del personale sanitario dell'ambulanza che ha fatto di tutto per strapparlo alla morte. I carabinieri della stazione di Collesano hanno immediatamente avvertito il pubblico ministero di turno alla Procura di Termini Imerese, che ha disposto una perizia del medico legale prima di restituire il corpo ai familiari. I primi segnali davano già le prime incertezze sulle cause decisive del decesso, forse per uno choc anafilattico o per un infarto successivo a quel morso dell'insetto di cui l'operaio forestale si era accorto. Questa seconda ipotesi è stata confermata dalla perizia.