Altri tre casi di intossicazione da tonno a Palermo, dopo i ricoveri dei giorni scorsi. Tutti sono finiti in ospedale con un’inconfondibile sindrome sgombroide dopo aver mangiato il pesce con istamina, comprato dalle parti del Villaggio Santa Rosalia e Viale Campania. Nessuno di loro è in gravi condizioni e la loro corsa è finita al pronto soccorso e un breve periodo di osservazione al Civico e al Policlinico, ma questo pone ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, il problema di dove comprare il tonno. Evidentemente malori e sequestri a raffica non bastano, anche se è vero che ormai la stagione è praticamente conclusa. Qualche giorno fa un'intera famiglia proveniente dal Vietnam era finita in ospedale, con i carabinieri del Nas, i veterinari dell’Asp e i poliziotti dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico che hanno sequestrato in una pescheria al Ballarò 700 chili di pesce che era in parte in cattivo stato di conservazione e in parte senza tracciabilità. La pescheria senza licenza è stata chiusa, e pare che non sia nemmeno la prima volta. Vari pronto soccorso di Palermo nelle settimane scorse avevano già “ospitato “diversi casi dell'ormai celebre "sindrome sgombroide", che altro non è che una intossicazione risultante dall'ingestione di pesce alterato. Molto spesso, appunto, del tonno avariato. Particolarmente affollato il Civico, con dieci casi nelle ultime settimane, tutti arrivati con i sintomi dell'avvelenamento da istamina, che si presenta come un'allergia, che se particolarmente grave e se colpisce soggetti già debilitati può portare a delle conseguenze gravissime. Fortunatamente non è stato questo il caso, visto che tutti sono stati dimessi. Come purtroppo spesso accade, anche se non è una regola, i pazienti hanno riferito al personale sanitario di aver acquistato e mangiato tonno rosso da alcuni ambulanti dei vari mercatini rionali della città o di averlo acquistato in strada. Non per niente qualche giorno fa sono stati individuati in un'area di sosta sulla statale 113 nella zona di Bagheria cinque furgoni con a bordo 35 esemplari di tonno rosso del peso di cinque tonnellate in pessime condizioni igieniche. Il pesce è stato sequestrato e distrutto da un ditta specializzata. L'operazione è della guardia di finanza che ha posto i sigilli anche ai mezzi e all’area adibita a parcheggio e discarica abusiva. Il cattivo odore di pesce si sentiva da decine di metri di distanza.