Infondere la cultura dell'integrazione, dei diritti e il progetto di un’Europa del mediterraneo, attraverso presidi su tutto il territorio e la promozione di iniziative nelle scuole, come anche la realizzazione di un catalogo di opere sui temi della solidarietà e dei valori dei diritti umani, che coinvolgano i ragazzi degli istituti artistici e l’istituzione di un Festival del Mediterraneo annuale per promuovere un incontro tra le culture e il progetto di un Europa aperta ai popoli mediterranei. Se ne è discusso durante la prima assemblea dell'Associazione Mediterranea, che si è svolta a Palermo e ha visto la partecipazione del professore Giuseppe Savagnone, direttore dell'ufficio per la cultura della diocesi di Palermo, è del professore Giuseppe Notarstefano, componente dell'esecutivo dell'Associazione. "Siamo un'associazione politico culturale laica - spiega Marco Zummo, Presidente dell’ Associazione - che nasce dalla preoccupazione per il diffondersi di processi di sfaldamento dei valori umani che stanno alla base della comunità . La disumanità è incompatibile con la carta costituzionale e non si può pensare di promuovere il cambiamento in Europa calpestando diritti. Per questo ci impegneremo attraverso questo strumento dell'associazione, in sinergia e attraverso la promozione di un coordinamento con chi già è impegnato nel campo dell’integrazione , penso per esempio all'attività di Cosimo Scordato, Don Meli, per favorire politiche a tutela dei diritti umani ed elaborare modelli di integrazione. Stiamo già pensando anche di coinvolgere i rappresentanti politico-istituzionali dei paesi del Mediterraneo e dell’Europa, e di coinvolgerli nel programma del Festival del Mediterraneo per puntare l’obiettivo sulla centralità del mediterraneo per tutta l'Europa ".