Il gip del tribunale di Termini Imerese ha convalidato il sequestro dei centri commerciali cinesi Z&H. Gli uomini della guardia di finanza del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo stanno notificando i provvedimenti. La procura aveva emesso un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza di cinque società e sette centri commerciali per un valore di circa otto milioni di euro. Tra i punti vendita sequestrati ci sono quelli di via Ugo La Malfa, via generale Di Maria, Mondello e Centro Guadagna, tutti a Palermo. Sequestro «per equivalente» per un importo complessivo di circa 2,5 milioni di euro fino a coprire i danni provocati all’erario per il mancato pagamento delle tasse, ai fornitori e ai dipendenti. I reati contestati sono bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e auto-riciclaggio. Le indagini sono partite dal fallimento del centro commerciale di Bagheria. I finanzieri hanno ricostruito la galassia societaria facente capo ai proprietari dell’impresa fallita che, «attraverso sistematiche e pianificate distrazioni patrimoniali», avevano di fatto sostituito l’impresa in decozione, facendola fallire, con nuove società. Uno stratagemma per stoppare i pagamenti dovuti e schermare i beni.