L'ultima operazione è stata due giorni fa, quando la capitaneria di porto ha sequestrato qualcosa come 480 chili di tonno rosso. Come se non bastasse, i vari pronto soccorso di Palermo hanno già ospitato diversi casi dell'ormai celebre "sindrome sgombroide", che altro non è che una intossicazione risultante dall'ingestione di pesce alterato. Molto spesso, appunto, del tonno avariato.
Particolarmente affollato il Civico, con dieci casi nelle ultime settimane, tutti arrivati con i sintomi dell'avvelenamento da istamina, che si presenta come un'allergia, che se particolarmente grave e se colpisce soggetti già debilitati può portare a delle conseguenze gravissime. Fortunatamente non è stato questo il caso, visto che tutti sono stati dimessi. Come purtroppo spesso accade, anche se non è una regola, i pazienti hanno riferito al personale sanitario di aver acquistato e mangiato tonno rosso da alcuni ambulanti dei vari mercatini rionali della città o di averlo acquistato in strada.
Qualche giorno fa, come detto gli uomini della capitaneria di porto e i carabinieri hanno sequestrato 480 chili di tonno rosso nel corso di controlli ai venditori ambulanti nelle zone di piazza Costellazione e via Lancia Di Brolo a Palermo.
Il pesce privo di documentazione di tracciabilità era esposto alla vendita. I medici dell’Asp hanno dichiarato il tonno non idoneo al consumo e lo hanno avviato alla distruzione. Complessivamente sono state elevate multa per 16 mila euro.
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