AGGIORNAMENTO DELLE 12.58: «Mi rivolgo a voi studenti, siete qui e avete risposto così numerosi all’invito di condividere percorsi didattici di educazione alla legalità. Nel 1992 la mafia non ha colpito solo alcune persone ma ha colpito lo Stato». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte all’aula bunker di Palermo dove si stanno svolgendo le commemorazioni per il XXVII anniversario della strage di Capaci. «Il mio Governo è impegnato a combattere la mafia in primo luogo sostenendo le forze dell’ordine, organi requirenti e giudicanti nel loro impegno quotidiano. Ma occorre anche creare le condizioni affinché non ci sia più bisogno della mafia: - ha aggiunto il premier - laddove manca il lavoro, ci sia una rete adeguata che aiuti in questa ricerca e ci sia comunque un reddito per chi l’ha perduto e non ha altre fonti di sostentamento; ci sia una casa per chi l’ha persa; sia sempre garantito il diritto all’istruzione, non manchi mai l'assistenza sanitaria per tutti, anche nei luoghi in cui la politica e l’amministrazione hanno deciso di barattarla con il profitto personale». AGGIORNAMENTO DELLE 12.23. «Oggi è la giornata dell’unità nazionale contro le mafie: sono incomprensibili le polemiche e le assenze di certa sinistra, che non sono un’offesa a me ma alla memoria di Giovanni Falcone e di tutte le eroiche vittime della mafia», ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini dall'aula bunker dove è in corso la cerimonia per la commemorazione dell 27° anniversario della strage di Capaci. Salvini è tornato a criticare chi ha disertato le cerimonie ufficiali per ricordare il magistrato ucciso a Capaci. «Stiamo sequestrando ville e negozi dei boss, assumendo poliziotti, accendendo telecamere» ha poi aggiunto Salvini. AGGIORNAMENTO DELLE 11.32. «Non c'è più un confine nella mafia che è ovunque nel Paese. Non ci sono più regioni mafiose o altre esenti la mafia ce l’abbiamo sotto casa e dobbiamo avere il coraggio tutti di denunciarla senza paura perchè chi tace è complice». A dirlo il ministro dell’Interno, Matteo Salvini intervenendo dall’aula bunker dell’Ucciardone. «Ogni giorno che il buon Dio manda in terra prego per gli uomini delle scorte, che hanno nomi meno noti, che non sono ricordati, ma che hanno scelto un mestiere difficile», ha aggiunto Matteo Salvini. «Oggi ci sono circa 2.200 poliziotti e finanzieri che rischiano la vita per proteggere persone a rischio, li ricordiamo e ringraziamo», ha aggiunto. AGGIORNAMENTO DELLE 10.24. Il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, è arrivato nell’Aula bunker dell’Ucciardone, per partecipare alle celebrazioni del 27esimo anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio. Il leader della Lega poco prima era stato al Giardino della memoria di Capaci. Prima del suo arrivo il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha lasciato l’aula. AGGIORNAMENTO DELLE 10.13. "Siamo qui in un clima di festa, che potrebbe essere una contraddizione. Oggi è l’anniversario di una tragedia, ricordiamo questa giornata, anche con la mia presenza, come un giorno di dolore. Però è anche una festa. Questa è la nostra forza. Questa commemorazione è diventata la festa della legalità e questo è un colpo dal punto di vista culturale". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, giunto al Giardino della memoria, a Palermo. Rivolgendosi agli studenti ha sottolineato: "La mafia non ama le leggi, ama le proprie leggi, quelle del sopruso. Le leggi devono rispettare dei criteri ed è quello che rispettiamo. Il contrasto delle opacità, delle attività economiche, delle attività collegate alla politica. Buona festa". AGGIORNAMENTO DELLE 9.59. "Oggi ricorre l'anniversario di una tragedia e ricordiamo un giorno di dolore. È questa la forza di tutti. Questa commemorazione è diventata la festa della legalità. Ricordiamo chi ha sacrificato la vita per contrastare la mafia. Oggi dobbiamo tutti sorridere, è il modo migliore per ricordare i nostri morti". Cosi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando agli alunni delle scuole riuniti nel Giardino della memoria a Capaci. Il presidente ha chiesto ai ragazzi cosa è la legalità? Un'alunna ha risposto: "Il rispetto di tutti e delle leggi". "Il rispetto delle leggi è fondamentale - ha aggiunto Conte - La mafia non ama le leggi. Ama le proprie leggi. Quelle dell'arbitro della forza e dei soprusi. Il contrasto della mafia è il rispetto dei percorsi democratici". AGGIORNAMENTO DELLE 9.50. «I nomi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina sono indimenticabili. Nella loro disumanità gli assassini li hanno colpiti anche come simboli - a loro avversi - delle istituzioni democratiche e della legalità», lo ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella a 27 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio. AGGIORNAMENTO DELLE 9.24. "Oggi è uno di quei giorni in cui le istituzioni devono essere compatte, con questo non voglio dire che domani non dobbiamo esserlo". Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede entrando nell'aula bunker dell'Ucciardone per commemorare la strage di Capaci. "Non ho intenzione di commentare le scelte di chi ha deciso di non partecipare", ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto sulle assenze di Musumeci e Fava. AGGIORNAMENTO DELLE 9.21. "Posso anche comprendere alcune delle motivazioni addotte per giustificare la propria assenza, però cerco di ricordare a tutti il dovere dell'unità per fronteggiare una bestia che si chiama mafia". Lo ha detto il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra all'ingresso dell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone dove si celebra l'anniversario della strage di Capaci. "Chiedo a tutti - ha aggiunto Morra - di ragionare con ponderazione e prudenza evitando polemiche che fanno male al mondo della antimafia. Anche se riconosco per primo che nel mondo dell'antimafia si annidano presenze che poco hanno a che fare col mondo della antimafia", ha concluso. AGGIORNAMENTO DELLE 9.14. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, è arrivato nel luogo della strage di Capaci e ha, deposto una corona d'alloro sotto la Stele dedicata al giudice Giovanni Falcone e agli uomini della sua scorta in occasione del XXVII anniversario dell'eccidio. Il premier ha visitato il "Giardino della memoria". Il corteo poi proseguirà per raggiungere l'Aula Bunker del carcere dell'Ucciardone dove si svolgono le celebrazioni istituzionali. AGGIORNAMENTO DELLE 8.49. «Grazie a tutti i professori e i ragazzi che ricordano Giovanni e Paolo che sono l’Italia migliore». Lo ha detto Maria Falcone, sorella del giudice, accogliendo la nave della legalità. Sulle note della canzone di Fabrizio Moro, 'Pensa' gli studenti hanno liberato, in una splendida giornata di sole, palloncini tricolore
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Al grido di "noi la mafia non la vogliamo" e scandendo i nomi di "Giovanni e Paolo" i 1.500 studenti presenti sulla Nave della Legalità e quelli siciliani presenti al porto di Palermo si sono riuniti e hanno dato il via alle commemorazioni per i 27 anni dalla morte di Giovanni Falcone. Ad attenderli, Maria Falcone, Presidente dell'associazione Giovanni Falcone e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Ieri sera si è svolto sulla nave il dibattito sul tema della legalità al quale hanno preso parte i ragazzi. Il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, ha voluto ribadire come sia importante vedere tutti questi studenti "che non hanno paura" e lottano "perché sono puri" per la legalità e contro tutte le mafie. Per il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, "Le mafie devono essere combattute non solo con la repressione, ma tutti si devono attivare per impedire che esse entri nei flussi dove circola il denaro. Perché - ha specificato - le mafie stanno cambiando pelle, non sparano più ma sono infiltrate negli affari". Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha poi sottolineato che "l'Italia ha un passato pieno di ferite ancora aperte. La grandezza è prendere quella storia fare delle leggi che siano le migliori al mondo. Questa è la direzione verso cui stiamo andando". Tra gli altri presenti al dibattito l'Autorità garante dell'Infanzia e dell'adolescenza, Filomena Albano, l'ex presidente del Senato, Piero Grasso e la presidente delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni.