Cento carcasse di veicoli ed oltre 2.000 targhe di immatricolazione sono state rinvenute dalla polizia municipale di Palermo durante il sequestro di tre autorimesse ubicate in un’area di circa 10.000 metri quadrati in viale Regione Siciliana, nei pressi dell’Ospedale “Cervello”. Il provvedimento scaturisce da un sopralluogo nell'area dove alcune settimane fa è stato sequestrato un mattatoio clandestino; gli agenti, ritornati sul posto per verificare l’integrità dei sigilli e lo stato dei bovini custoditi all'interno, riscontravano che il bestiame era confluito nel terreno adiacente, dove in tre distinte aree, in parte coperte ed in parte riparate da tettoia, si svolgevano le attività di autorimessa. In una, erano parcheggiati veicoli e biciclette; nella seconda area, c’erano veicoli efficienti ed altri in stato di demolizione ed un casolare utilizzato come stalla. Nel cassone di alcuni autocarri, privi di copertura, giacevano sfabbricidi da attività edilizie e prodotti in eternit estremamente pericolosi per il rilascio nell'atmosfera delle temibili microfibre di amianto. Nella terza area, invece giacevano un centinaio di veicoli, tra auto, roulottes, caravans, motocicli tutti in evidente stato di rottamazione e da dove percolavano sul terreno liquidi lubrificanti e olii esausti. Nel contesto venivano rinvenute 2.080 targhe di immatricolazione di veicoli italiani che venivano sequestrate e sottoposte a successivi accertamenti. Sempre all’interno dell’area si rinvenivano alcuni manufatti edilizi abusivi realizzati in lamiera, oltre ad una copertura con una tettoia in lamiera poggiata su pilastrini in ferro. Nel corso del sopralluogo gli agenti, attratti da un forte odore nauseabondo proveniente da un magazzino, rinvenivano circa 20 chili di prodotti ittici surgelati, senza confezione, privi di etichettatura e tranci di tonno congelati contenuti in ceste in legno sudicie, sistemate all’interno di un banco frigo congelatore con dei fori provocati dalla ruggine e dai quali percolava condensa. Venivano altresì accertate gravi carenze igienico – sanitarie nei locali e nelle attrezzature utilizzate per l’attività di vendita al dettaglio: il tetto e le pareti, in metallo, erano anneriti dall’ossidazione ed il pavimento si presentava sudicio per la mancanza di regolari cicli di pulizia e venivano custoditi un banco di vendita, un ombrellone ed utensili vari. Il magazzino e le tre autorimesse abusive sono stati sequestrati, perché privi di segnalazione certificata di inizio attività (scia), del certificato prevenzione incendi e di impianti e dispositivi antincendio; inoltre non avevano una destinazione d’uso compatibile con l’attività svolta e violavano la normativa in materia di urbanistica, tutela ambientale e sicurezza alimentare. Quattro persone, titolari delle attività, sono state segnalate all’autorità giudiziaria per illecito stoccaggio di rifiuti pericolosi e non, costruzioni edilizie abusive e detenzione ai fini di vendita di prodotti ittici in evidente cattivo stato di conservazione-. L’accertamento sui prodotti ittici verificato dai veterinari dell’azienda sanitaria provinciale ne ha stabilito la natura incommestibile e decretato il loro avviamento alla distruzione.