Polemiche a Palermo per l'anticipazione dell'orario della manifestazione del 25 aprile organizzata da Anpi con la Cgil e Arci, prevista per le 9.30 e anticipata alle 8. Un fraintendimento, a quanto, pare, visto che la prefettura dice di aver dato informazione dell'orario corretto. Ma la posa delle corone di alloro davanti ai cippi che ricordano Pompeo Colajanni (il comandante Barbato, liberatore di Torino), e la divisione Acqui che combattè a Cefalonia, secondo i testimoni è durata appena 15 minuti e non tutti hanno potuto assistere poichè non sapeva del cambio di orario. Almeno 200 persone sono arrivate al Giardino Inglese quando la cerimonia istituzionale era terminata. Giovanni Cacciatore, che voleva partecipare all'iniziativa, commenta: "Alle ore 8,45 mi sono recato al Giardino Inglese dove era prevista la cerimonia ufficiale per ricordare la festa della liberazione. Stranamente notavo che le corone di fiori erano già poggiate sul cippo che ricorda i martiri di Cefalonia. Aspetto, assieme ad altri cittadini, che venissero le autorità per la breve cerimonia che ogni anno viene svolta. Soltanto alle ore 10 vengo casualmente a sapere che le autorità, senza nulla comunicare ai palermitani avevano anticipato la cerimonia alle 8. Tutto ciò mortifica i cittadini - aggiunge - che hanno ancora il senso dello Stato e il rispetto della democrazia e ancor più denota mancanza di rispetto nei confronti di di chi ha permesso, con vero sacrificio, di conquistare la democrazia". Sul caso interviene anche il segretario del Pd Davide Faraone che su Facebook scrive: "Stamattina i cittadini di Palermo non hanno potuto assistere, al Giardino Inglese, alle celebrazioni in memoria dei caduti della Resistenza, ascoltare l'inno nazionale, partecipare al minuto di silenzio, rendere onore a chi ha liberato l'Italia dai fascisti. La consueta deposizione delle corone per ricordare i caduti di Cefalonia e il partigiano Pompeo Colajanni, da sempre prevista alle 9:30, è stata anticipata alle 8:00 senza che la città intera fosse informata per tempo". E ancora: "La contro-cerimonia di Salvini a Corleone ha costretto le autorità militari - aggiunge - a fare i salti mortali per coprire le due iniziative. Uno sfregio alla memoria di chi ha combattuto per la libertà e di chi sente il dovere, ogni anno al Giardino Inglese, di coltivare la memoria". "Dal giardino Inglese - dice Enzo Campo segretario della Camera del lavoro di Palermo - almeno duemila persone hanno sfilato fino a piazza Verdi dove la banda della polizia municipale ha suonato l'inno di Mameli e per due volte Bella ciao. Poi alcuni ragazzi, io e il sindaco Leoluca Orlando abbiamo ricordato il valore della Liberazione e della lotta partigiana". Alla manifestazione e al corteo era presente anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha voltuto sottolineare: “Siamo partigiani della Costituzione. Per la difesa della libertà e dei diritti per tutti e tutte, contro chi vorrebbe tornare e prova a tornare ad un passato fatto di violenza e negazione dei valori fondamentali. Ieri la Giunta comunale ha aderito alle manifestazioni per la Liberazione con un documento che vi invito a leggere, per riflettere e per impegnarci. La libertà e la democrazia non sono scontate ma vanno difese giorno per giorno - aggiunge in un post su Facebook Orlando -. Palermo scende in piazza per ribadire i valori democratici repubblicani che sono nati dalla lotta partigiana e confermare piena adesione e fiducia nella Costituzione e nel suo essere garanzia di libertà, uguaglianza e diritti per tutte e per tutti, dobbiamo essere tutti 'partigiani della Costituzione', essere protagonisti di una riflessione e ad uno sforzo di impegno ed unità". Il corteo si è infine spostato presso Palazzo delle Aquile, dove è stata posta la corona ai martiri della Resistenza. Ma la festa della Liberazione a Palermo prevede anche iniziative pomerigiane: alle 17, in piazza Casa Professa verrà proiettato il film “Mercurio”, a cui seguirà l' omaggio a Pompeo Colajanni. Nei locali dell’Arci Porco Rosso alle 17.30 ci sarà la presentazione del libro “I siciliani nella Resistenza”, a cui interverranno Giuliana Sgrena, Enzo Campo e Carlo Verri con Mario Azzolini a coordinare l’incontro. A seguire, sempre in piazza Casa Professa, alle 19 è programmata la performance teatrale “Pane e Giustizia”, organizzata dal Teatro Atlante e riguardante la strage del pane del 1947 con Alessandro Sciortino, Sergio Saporito, Guido Acquaviva, Caterina Gagliardo, Chiara Pecoraro. Regia Emilio Ajovalasit e Preziosa Salatino. A concludere la giornata alle 21,30 i concerti degli Utveggi, Trinity Unite e Two Giants Trio.