Mafia, sequestri e confische per tre milioni a Palermo: magazzini e attività commerciali nel mirino dei clan
Beni mobili ed immobili per un valore di tre milioni di euro sono stati sequestrati e confiscati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, a cinque diversi soggetti, su disposizione del Tribunale di Palermo Sezione Misure di Prevenzione. A Francesco Paolo Piscitello, appartenente al mandamento mafioso di Palermo – Porta Nuova e arrestato nell'operazione denominata "Perseo" con l'accusa di aver agevolato l’attività dell’associazione mafiosa, per aver messo a disposizione di Enrico Scalavino, all’epoca latitante, un appartamento, sono stati confiscati 3 magazzini a Palermo del valore complessivo di circa duecento mila euro. A Giovanni Tusa, appartenente alla famiglia mafiosa di Palermo – Villagrazia, e arrestato nell’ambito dell’operazione denominata “Brasca” con l'accusa di aver contribuito a realizzare un costante collegamento tra i vertici dell’organizzazione mafiosa attraverso incontri e riunioni presso i locali dove esercitava l’attività commerciale, sono stati sequestrati beni del valore complessivo di circa 345 mila euro: un intero complesso dei beni aziendali dell’impresa individuale denominata “I sapori della terra di Tusa Giovanni", esercente attività di commercio al dettaglio di frutta e verdura, con sede a Palermo e 7 rapporti bancari. Ad Aristide Neri, appartenente alla famiglia mafiosa di Misilmeri, arrestato nell'ambito dell'operazione denominata “Jafar” con l'accusa di aver partecipato ad un’estorsione commessa tra febbraio e aprile 2014 ed il suo pieno inserimento nella famiglia mafiosa alle dipendenze di Francesco Lo Gerfo, sono stati sequestrati beni del valore complessivo di circa 155 mila euro: un intero complesso dei beni aziendali dell’impresa individuale denominata “CN costruzioni di Aristide Neri”, esercente attività edile,con sede a Misilmeri e 2 rapporti bancari. A Giuseppe Ruggeri, appartenente al mandamento mafioso di Palermo – Porta Nuova, arrestato nell’ambito dell’operazione “Panta Rei” con l'accusa di aver collaborato con Paolo Calcagno nella gestione del mandamento mafioso, coordinando le attività illecite e le estorsioni e occupandosi del sostentamento dei detenuti e dei rapporti con esponenti di altre famiglie, sono stati confiscati beni del valore complessivo di circa 200 mila euro: il capitale sociale e il complesso aziendale della società “L.C.R. Frescogel srl” con sede a Palermo, che si occupa del commercio all’ingrosso di prodotti della pesca freschi e 6 rapporti bancari. Infine, a Giulio Caporrimo, già reggente del mandamento mafioso di Palermo - Tommaso Natale, arrestato nell’ambito dell’operazione denominata “OSCAR”, è stato sequestrato un immobile ad uso commerciale, in atto adibito ad attività di bar a Palermo, del valore di 2.000.000 circa di euro.