Leoluca Orlando ha avuto oggi un colloquio telefonico con il rappresentante della organizzazione umanitaria Sea Eye in Italia al quale ha rivolto un invito ad entrare nelle acque italiane verso uno dei tanti porti sicuri della Sicilia.
"Avete salvato vite - ha detto Orlando - e state onorando il comandamento morale di restare umani di fronte all'indifferenza e alla cultura egoista di tanti governi."
Orlando ha invitato i rappresentanti della ONG ad "aver fiducia nella Costituzione italiana e nella Giustizia italiana a garanzia dei diritti umani e di chi salva vite umane".
"Non attendete i tempi di una diplomazia mossa da interessi elettorali di "bassa Lega" - ha concluso Orlando - perché la vita umana non può essere soggetta né seconda ad interessi di nessuna parte."
"Quando siamo giunti a largo di Lampedusa, qualche giorno fa, abbiamo ricevuto una mail sul soccorso marittimo di Roma in cui si diceva che non potevamo entrare nelle acque territoriali in quanto la Alan Kurdi avrebbe rappresentato 'una minaccia per la pace, il buon ordine o la sicurezza dello stato costiero'", ha detto Carlotta Weibl, portavoce di Sea Eye, intervenuta all'assemblea nazionale di Mediterranea a Roma, mostrando una mail del soccorso marittimo italiano.
E aggiunge: "Dopo una trattativa con i Paesi europei e il ministero degli esteri tedesco (la nave Alan Kurdi batte bandiera tedesca, ndr), l'Italia ha raggiunto un accordo sull'evacuazione di due famiglie ma - ha aggiunto Weibl - insistendo sulla separazione delle famiglie, l'Italia ha violato il principio di unità familiare sancito dall'art.8 della convenzione europea dei diritti dell'uomo e di tutti i trattati e le costituzioni nazionali". La portavoce ha poi sottolineato: "La nostra decisione di dirigere la nave verso Malta è stata il risultato di consultazioni con le autorità tedesche dalle quali non ci sembrava emergere la possibilità di far sbarcare in Italia le persone salvate".
Intanto oggi la ong tedesca Sea Eye ha lanciato un appello al governo maltese. "Il tempo sta peggiorando, preghiamo mr Joseph Muscat di aiutare l'Alan Kurdi", si legge in un tweet dell'organizzazione. "Quinto giorno sulla Alan Kurdi - un passaggio del diario di bordo su Twitter -. Speriamo che le menti politiche si rasserenino rapidamente per fare ciò che è umano: proteggere la vita umana".
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