Tragico incidente mortale questa notte alle 2,30. A 29 anni ha perso la vita Claudio Amorosi, figlio del titolare del noto bar Renato di Mondello. Il giovane, nato in Brasile ma residente a Palermo, ha perso il controllo della sua Jeep grigia tra via Gaetano Daita e via Torrearsa in pieno centro città. Aveva trascorso una serata fuori e probabilmente stava tornando a casa. Lascia una compagna e una bimba di appena un anno e otto mesi. Secondo una prima ricostruzione la vettura ha terminato la sua corsa con un violento impatto su sei auto parcheggiate in zona, ribaltandosi. Per estrarre il corpo dall'auto è stato necessario l'intervento di squadre dei vigili del fuoco che hanno consegnato il corpo senza vita ai sanitari del 118. A causa dell'impatto violento il giovane è morto sul colpo. Con lui in macchina c'erano altre due persone, entrambe trentenne, che sono rimaste illese: si trovavano nella parte destra dell'automobile, quella che non è andata distrutta, al contrario di quella sinistra. Intanto gli agenti dell'infortunistica stradale della polizia municipale hanno effettuato i rilievi per capire l'esatta dinamica dell'incidente. Sul posto il medico legale ha effettuato un primo esame autoptico. Il veicolo è stato posto sotto sequestro amministrativo. Via Daita, all'angolo con via Torrearsa è stata chiusa. "L' incidente che ha coinvolto diverse auto in sosta, pone un serio problema di sicurezza stradale. Se fosse avvenuto nella parallela via Isidoro La Lumia, piena com'è di dehors e avventori, sarebbe stata una strage. Da questa riflessione nasce l'esigenza di una rivisitazione dei dehors, da parte del SUAP che nel tempo ne ha consentito ed autorizzato la collocazione sulla sede stradale e per opera di prevenzione è forse giunto il momento di procedere alla revoca delle autorizzazioni", dichiara il comandante della polizia municipale Gabriele Marchese. L'incidente di via Daita si aggiunge alla lunga scia di sangue che questa settimana ha macchiato le strade siciliane. Una settimana terribile in Sicilia, drammaticamente segnata dalla morte del magistrato palermitano Giovanni Romano lungo l'autostrada Palermo-Catania, dall'addio ai due adolescenti di Noto Gabriele Marescalco e Manuel Petralito. Ma purtroppo l'elenco delle vittime è più lungo: mercoledì tra San Cipirello e Partinico, in provincia di Palermo, è morto un 63enne, Alberto Ventura, di Alcamo, mentre guidava una Smart della quale ha perso il controllo subito dopo una curva. L'auto si è ribaltata e per lui non c'è stato niente da fare. Giovedì, invece, ha perso la vita un pescivendolo di 64 anni, Bartolomeo Galluffo, morto lungo la stradale 113 tra Trapani e Napola, in contrada Mokarta.