Dopo anni di abbandono, segnalazioni e polemiche, è iniziata la demolizione dell'asilo nido di via XXVII maggio, allo Sperone, a Palermo. Al suo posto nascerà un'area verde e uno spazio gioco per i bambini del quartiere. Quello che doveva essere un asilo nido in uno dei quartieri periferici più popolati e difficili della città, era ormai diventato un ecomostro. L'edificio, costruito 30 anni fa ma mai completato, era stato oggetto prima di un'occupazione abusiva da parte di alcune famiglie senza casa e poi un vasto incendio ne aveva definitivamente compromesso la fruibilità. Poi, quel poco che ne era rimasto, nel tempo è stato completamente vandalizzato e razziato, lasciando solo un ammasso di rifiuti. Centinaia negli anni le segnalazioni dei residenti e dei vari consiglieri di quartiere che ne chiedevano invano il recupero, anche per sopperire all'insufficienza di asili nido nella zona. Oggi, il Comune ha dato il via ai lavori di demolizione, di cui si occuperanno i tecnici del Coime. Dopo la demolizione, i tecnici comunali lavoreranno alla realizzazione di uno spazio verde attrezzato e con servizi destinati ai giovani del quartiere. "Da anni i cittadini chiedevano la riqualificazione dell’area con l’intento di riconsegnarla agli abitanti e ai bambini della vicina scuola Randazzo: oggi questa richiesta, inevasa per troppi anni, diventa realtà e nell’area, grazie alle maestranze del Coime, dovrebbe nascere un giardino con un parco giochi - dice il consigliere comunale di Palermo del Mov139 in quota Idv, Paolo Caracausi -. E' stata una grande festa e una liberazione e il merito va sicuramente alle nuove generazioni e agli insegnanti che, da anni, chiedono spazi liberi e l’abbattimento di questo rudere, meta di spacciatori". Intanto, l'Ordine degli Architetti di Palermo si è detto disponibile a collaborare per la realizzazione del nuovo spazio verde, una volta terminata la demolizione. "Il futuro di quest’area non è ancora definito e la proposta che lanciamo al Comune di Palermo è di rendere pulita e fruibile la zona al più presto e di dar vita sul posto a un temporary office per raccogliere le idee dei cittadini a iniziare dai bambini, dai genitori e dagli insegnanti della scuola Pertini che in questi anni hanno chiesto che l’edificio fosse demolito, ed avviare un progetto di rigenerazione condivisa del territorio - dice il presidente dell’Ordine, Francesco Miceli -. Come Ordine degli Architetti siamo pronti, inoltre, sulla base degli spunti che arriveranno, a dare vita ad un workshop in cui delineare le linee principali di un progetto di rigenerazione. E’ questa un’occasione importante per rimettere al centro delle politiche urbane il tema delle periferie. Dopo la realizzazione del giardino allo Zen nell’ambito di Manifesta, questa potrebbe essere la seconda importante occasione per dare slancio ad una nuova politica di intervento nelle periferie”. Per gli assessori comunali alla Scuola e alla Riqualificazione urbana, Giovanna Marano ed Emilio Arcuri: "Si avvia un intervento importante che rafforza il legame positivo fra amministrazione comunale e mondo della scuola, perchè la scuola ha svolto in questo caso un ruolo fondamentale di vera cittadinanza attiva, agendo da elemento di stimolo". Il sindaco Leoluca Orlando ha ricordato l’importanza "del coinvolgimento del quartiere e soprattutto delle sue scuole in questo percorso di rigenerazione urbana. Un percorso che oggi compie un passo importante ma che certamente non sarà concluso fino a quando l’area non sarà tornata fruibile ed utilizzata dai cittadini".