All'interno di una voliera teneva un esemplare di poiana, mentre un altro esemplare morto è stato trovato in un congelatore in un'abitazione a Villagrazia di Carini. I carabinieri forestali del centro anticrimine natura di Palermo, con il supporto dei militari della stazione locale, hanno trovato in una casa due giovani esemplari di poiana, un rapace europeo sottoposto al restrittivo regime di tutela imposto dalla Convezione sul commercio internazionale di specie della fauna e della flora in via d’estinzione (cities). A seguito degli accertamenti entrambi gli esemplari sono risultati sprovvisti di sistemi d'identificazione e privi della documentazione cites prevista dalla legge. I militari hanno sequestrato i due esemplari e hanno denunciato il proprietario. L’esemplare in vita è stato affidato al centro recupero fauna selvatica di Ficuzza gestito dalla Lipu, nel tentativo di reintrodurre l’esemplare in natura. La carcassa è stata affidata all’istituto sperimentale zooprofilattico per la Sicilia Mirri di Palermo a disposizione della procura. "Il ritrovamento di questi esemplari conferma le ipotesi sull'interesse, non solo amatoriale ma anche economico, che gravita intorno al mondo dei rapaci. Il valore commerciale di numerose specie di rapaci è molto elevato, complice la richiesta del mercato internazionale, specialmente da parte degli Stati mediorientali dove l'impiego dei rapaci per la caccia costituisce una pratica tradizionale nonché uno status symbol - si legge in una nota del comando provinciale dei carabinieri di Palermo -. L'elevato valore di talune specie ha determinato l'interesse di alcuni soggetti a commettere furti di uova e pulcini dai nidi al fine di allevarli in cattività e venderli al mercato nero dove un esemplare come quelli sequestrati dai Carabinieri forestali può arrivare a costare fino a mille euro, ma esemplari più pregiati e rari, come ad esempio l'Aquila del Bonelli, possono costare anche più di diecimila euro".