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Ricoverata per un'angioplastica al femore, muore al Civico di Palermo: aperta un'inchiesta

Un’inchiesta è stata aperta sulla morte di una donna di 56 anni, Rosaria Di Piazza, avvenuta al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo tra venerdì e sabato scorsi. I figli della donna assistiti dall’avvocato Giuseppe Edoardo Scarlata hanno presentato un esposto.

La polizia di Stato ha sequestrato la cartella clinica e da quanto si apprende nel documento ci sarebbe un buco dalle 21.20 alle 00.20. La donna è stata ricoverata il 18 gennaio nel reparto di malattie infettive, forse per un problema di posti negli altri reparti, per un’angioplastica al femore. Ma l’intervento era stato rinviato.

L’ultimo a vederla prima che morisse la notte tra il 25 e il 26 gennaio è stato il marito che aveva fatto una videochiamata tra la moglie e i figli. Alle 22 la situazione è precipitata e l’infermiera ha chiamato la figlia della paziente dicendo che la madre stava molto male.

Come raccontato dai figli nella denuncia pare che la donna abbia avuto una crisi respiratoria e i medici non siano riusciti ad intubarla perché non c'era la strumentazione. La procura ha disposto l’autopsia.

Dall’ospedale Civico fanno sapere che la donna è stata ricoverata nel reparto di malattie infettive perché non c'erano posti letto in rianimazione. L’ospedale stava organizzando il trasporto all’ospedale Buccheri La Ferla in ambulanza per ricoverarla in rianimazione: per questo la donna era stata portata al Pronto soccorso. La paziente è stata assistita dal rianimatore - dice l’ospedale - e al pronto soccorso era presente tutta la strumentazione idonea per garantire le urgenze.

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