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Mafia a Palermo, gli affari dei boss nei cantieri edili: una pista porta pure ai Maiorana

Francesco Paolo Alamia e Giuseppe Di Maggio. Sono i due indagati per l’omicidio e l’occultamento dei cadaveri degli imprenditori Antonio Maiorana e di suo figlio Stefano, scomparsi il 3 agosto del 2007 da Isola delle Femmine, per i quali la Procura ha chiesto recentemente l’archiviazione.

Ma i loro nomi, come si legge sul Giornale di Sicilia in edicola, spuntano entrambi nel fermo di martedì, in cui si fa riferimento non solo al fatto che il boss di San Lorenzo, Calogero Lo Piccolo, il 24 agosto scorso avrebbe incrociato Di Maggio prima di avere «un importante incontro» con suo padre, Lorenzo (già condannato per mafia), ma anche ai presunti affari del costruttore Alamia con un altro dei fermati, Carmelo Cacocciola, che sarebbe stato sponsorizzato anni fa proprio dai Lo Piccolo nei lavori compiuti dalla «Calliope», cioè la stessa azienda edile della quale i Maiorana detenevano delle quote e i cui passaggi societari, avvenuti poco prima della loro scomparsa, sono stati al centro dell’inchiesta.

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