Il 29, 30 e 31 gennaio astensione dalle udienze degli avvocati tributaristi di Palermo i quali, rivendicando di non rappresentare una "giustizia di serie B" dicono no al trasferimento delle sedi delle Commissioni. "Il ministero dell’Economia e della Finanza - si legge in una nota - è sordo alle richieste della Camera degli avvocati tributaristi e va avanti senza aprire un dialogo sulla decisione del trasferimento delle sedi delle commissioni tributarie a Palermo. Pertanto è stato deliberato di mettere in atto le tre giornate di astensione dalle udienze già preannunciate. La Camera degli avvocati tributaristi idi Palermo, l’Associazione magistrati tributari della Sicilia(Amt), il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e a quello dei Dottori Commercialisti di Palermo, avevano annunciato la decisione di fare fronte comune per ribadire con forza il secco no al trasferimento delle sedi delle commissioni e per chiedere che venga dato il giusto riconoscimento alla giustizia tributaria, trattato fino ad ora come un organo di serie B, nella conferenza stampa tenutasi il 27 novembre 2018". "Si tratta di un immobile - denuncia la Camera degli avvocati tributaristi - inadeguato ad ospitare organismi giudiziari, con pochissimi locali da adibire ad aula di udienza. Si trova in una zona distante dal centro città e da altri uffici sia finanziari che soprattutto giudiziari. Tutti i giudici tributari, impegnati in altre professioni svolte in uffici del centro cittadino o provenienti da altre sedi, e i professionisti che si occupano di contenzioso tributario, avrebbero notevoli difficoltà a svolgere la propria attività, spesso operando contemporaneamente presso altri uffici(Tribunale, Tar, Corte dei Conti, giudici di pace, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate)". "Dal 2015, anno in cui si annunciò il trasferimento delle sedi - spiega Angelo Cuva, vice presidente della Camera degli avvocati tributaristi di Palermo e tesoriere Uncat, l’unione nazionale della Camera degli avvocati tributaristi - il Ministero dell’Economia e Finanze ha ignorato le numerose istanze inviate e le motivazioni alla base delle nostre richieste. E soprattutto porta avanti la sua decisione. Abbiamo appreso, quasi per caso e senza nessuna comunicazione ufficiale, che è stato recentemente dato mandato al Demanio di progettare i lavori di ristrutturazione dell’immobile di via Titina De Filippo, dove dovrebbero essere trasferite le sedi delle Commissioni tributarie". Attualmente i professionisti che si occupano di contenzioni lavorano in pieno centro città, tra piazza Ignazio Florio e via Mariano Stabile. "Trasferire le Commissioni in via Titina De Filippo, zona periferica e distante da altri uffici finanziari e giudiziari, così come stabilito dal Ministero dell’Economia, sarebbe - per gli avvocati tributaristi - lesivo della funzione giurisdizionale, costituzionalmente garantita". "Dal 2015, anno in cui si annunciò il trasferimento delle sedi - spiega Angelo Cuva, vice presidente della Camera degli avvocati tributaristi di Palermo e tesoriere Uncat, l’unione nazionale della Camera degli avvocati tributaristi - il Ministero dell’Economia e Finanze ha ignorato le numerose istanze inviate e le motivazioni alla base delle nostre richieste. E soprattutto porta avanti la sua decisione. Abbiamo appreso, quasi per caso e senza nessuna comunicazione ufficiale, che è stato recentemente dato mandato al Demanio di progettare i lavori di ristrutturazione dell’immobile di via Titina De Filippo, dove dovrebbero essere trasferite le sedi delle Commissioni tributarie". Attualmente i professionisti che si occupano di contenzioni lavorano in pieno centro città, tra piazza Ignazio Florio e via Mariano Stabile. "Trasferire le Commissioni in via Titina De Filippo, zona periferica e distante da altri uffici finanziari e giudiziari, così come stabilito dal Ministero dell’Economia, sarebbe - per gli avvocati tributaristi - lesivo della funzione giurisdizionale, costituzionalmente garantita".