Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

La guerra di mafia dietro due omicidi a Partinico, pentito fa arrestare nipote e due cognati

Carabinieri

A dodici anni di distanza dal primo agguato, individuati i tre presunti autori di due omicidi di mafia a Partinico, commessi per scalare i vertici del potere all'interno del clan. La Direzione distrettuale antimafia ha delegato i carabinieri del comando provinciale di Palermo a eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip del locale tribunale nei confronti  di Francesco Lo Iacono, 38 anni, Corrado e Domenico Spataro, di 34 e 42 anni. Dalle indagini sarebbe emerso un quadro indiziario grave e concordante per l'omicidio di Giuseppe Lo Baido avvenuto a Partinico il 13 luglio 2007 e quello d Giuseppe Cusumano avvenuto il 2 settembre 2011. Ricostruite anche le motivazioni da cui erano scaturiti i delitti: i due agguati sarebbero stati la vendetta di Francesco Lo Iacono e del collaboratore di giustizia Sergio Macaluso per l'omicidio di Maurizio Lo Iacono, ucciso il 3 ottobre del 2005. L’indagine rappresenta una tranche dell’operazione Talea, nell’ambito della quale sono state intercettate alcune conversazioni in cui Sergio Macaluso effettuava riferimenti alla sua partecipazione ad alcuni gravi fatti di sangue. Proprio Sergio Macaluso diventando collaboratore di giustizia si è autoaccusato dei due omicidi, rivelandone le motivazioni, il mandante, i complici materiali e le relative modalità di esecuzione. Si sarebbe così compreso che i due omicidi sarebbero inquadrabili nella scalata al vertice della famiglia mafiosa di Partinico ed erano stati commissionati da Sergio Macaluso e dal nipote Francesco Lo Iacono per vendicare l’omicidio di Maurizio Lo Iacono avvenuto  il 3 ottobre 2005. L’attuale collaboratore di giustizia avrebbe commesso l’omicidio di Giuseppe Lo Baido con la complicità del cognato Corrado Spataro e l’omicidio di Giuseppe Cusumano con la complicità dell’altro cognato, Domenico Spataro, che aveva sostituito il fratello Corrado, in quel momento agli arresti domiciliari. Gli inquirenti hanno riscontrato con intercettazioni autonome le dichiarazioni di Sergio Macaluso, permettendo di acquisire ulteriori e univoci elementi indiziari. Un altro collaboratore di giustizia Domenico  Mammi ha rilasciato dichiarazioni concordi fornite da Sergio Macaluso. Francesco Lo Iacono e Corrado Spataro già reclusi in istituti penitenziari, erano stati arrestati nell’ambito delle operazioni Talea e Talea 2, perchè ritenuti rispettivamente responsabili di danneggiamento a mezzo incendio aggravato dalle modalità mafiose e associazione mafiosa ed estorsione aggravata dalle modalità mafiose. Domenico Spataro, invece, incensurato è stato catturato nel corso della notte in provincia di Agrigento.      

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