Spesa a casa e 1400 euro al mese: così la mafia manteneva la madre di Nicchi
Una “mesata” di 1.400 euro, nonché la spesa consegnata a casa, anche due volte al giorno se necessario.
E’ così che il clan di Pagliarelli avrebbe mantenuto la “zia Lucia”, cioè la madre di uno dei suoi esponenti di spicco, il boss Gianni Nicchi.
Per la donna, però, come emerge da un’intercettazione del fermo “Cupola 2.0” e come si può leggere in un articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, questo sostentamento non sarebbe stato sufficiente, tanto che sarebbe persino “andata a fottersi una vesta da Bagagli”, cioè avrebbe rubato un abito nel negozio di abbigliamento di lusso, poi sequestrato e finito in amministrazione giudiziaria.
Stefano Albanese
Giusto Amodeo (condannato a 3 anni e 4 mesi)
Filippo Annatelli
Gioacchino Badagliacca
Filippo Bisconti, collaboratore di giustizia
Giuseppe Bonanno
Giovanni Cancemi
Francesco Caponetto
Francesco Colletti
Giuseppe Costa
Rosalba Crinò
Maurizio Crinò
Filippo Cusimano
Rubens D’Agostino
Giuseppe Di Giovanni
Gregorio Di Giovanni
Filippo Di Pisa
Andrea Ferrante
Francesco Antonino Fumuso (condannato a 12 anni e 6 mesi)
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