"Ho sentito qualcosa dentro e ho deciso di collaborare con la giustizia". Sono le parole di Andrea Lombardo, il figlio mafioso del boss di Altavilla Milicia, che racconta cosa lo ha spinto a divenire un collaboratore di giustizia: Santa Rosalia. Così come si legge in un articolo di Riccardo Arena sul Giornale di Sicilia in edicola, Lombardo racconta di un travaglio interiore durato almeno un anno e, come evento determinante, cita la visita al carcere Pagliarelli, fatta domenica 8 luglio, da don Filippo Sarullo, che era stato parroco nel suo paese, e dall’arcivescovo Corrado Lorefice. Erano andati in carcere a portare anche ai detenuti la reliquia di Santa Rosalia. Lombardo, al processo Reset 2, davanti alla quarta sezione della Corte d’appello, racconta che "quando vidi padre Sarullo mi avvicinai, gli parlai, c’era anche don Lorefice... Ho sentito qualcosa dentro". La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola