Palermo

Domenica 24 Novembre 2024

Mafia a Palermo, dalla sala ai vestiti: le nozze a scrocco del figlio del boss

Una foto dalla caserma Carini a Palermo dopo il blitz con 47 arresti

Ostentano potere e ricchezza con arroganza, ma poi, quando si tratta di organizzare un matrimonio, gli appartenenti ai clan vanno a scrocco e sperano in sconti quasi per tutto: dai vestiti, alla location fino al pranzo. Esattamente come avrebbe fatto Salvatore Pispicia, elemento di spicco della famiglia mafiosa di Porta nuova, che non avrebbe badato a spese – salvo lasciarsi debiti alle spalle - per il matrimonio di suo figlio, avvenuto l’estate scorsa. Un tale “Salvo di Margy’s”, come racconta lui stesso in un’intercettazione del 2 giugno, riferendosi al negozio di abbigliamento di via Lincoln, in curatela fallimentare, gli avrebbe infatti permesso di “non pagare”. Il retroscena emerge dall’operazione dei carabinieri “Cupola 2.0”, come si legge in un articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia oggi in edicola. “Da Salvo di Margy’s – dice Pispicia – ho un conto di qualche 8 mila euro, ci siamo andati io con tutti i miei figli (per i vestiti, ndr)… là non ho pagato”. E per la cerimonia sarebbero arrivati altri sconti, sempre grazie a “Salvo” che, peraltro in passato avrebbe anche pagato (5 mila euro) e regalato al figlio di Pispicia la festa per i 18 anni: “Questo pranzo (del matrimonio, ndr) di 120 euro a persona, con Salvo, sapendo che era mio figlio, me lo stanno facendo 95”. La festa si sarebbe tenuta a “Villa Napoli… verso Ciaculli” e Pispicia non avrebbe pagato neppure la location che gli sarebbe stata “regalata da amici: quando finisce il matrimonio – spiega ancora l’indagato – già tutto pagato! La location! Ne vogliono 2.500 euro”. Alla cerimonia avrebbero preso parte 84 invitati, tra cui anche il cugino di Pispicia, il boss Gregorio Di Giovanni. Ma anche tra loro qualcuno non se la sarebbe passata proprio bene e, a differenza del padre dello sposo, non avrebbe potuto contare su sconti e regali e avrebbe dunque declinato l’invito: “Noi, da parte mia eravamo 99, ora siamo scesi a 84 perché qualcuno non è più venuto perché a chi è che gli mancano i vestiti…”.

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