Puntare su strumenti come lo 'Sviluppo locale di tipo partecipativo' e i Gruppi di azione locale per favorire lo sviluppo di quei Comuni tagliati fuori dalla Strategia nazionale per le aree interne, che in Sicilia ha riguardato soltanto cinque zone: Calatino, Madonie, Sicani, Nebrodi e Simeto Etna.
Questo l'orientamento fornito dall'Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, ai componenti della commissione Attività produttive dell'Ars nel corso dell'audizione riguardante il disegno di legge sulle 'aree interne' della Sicilia.
A Palazzo dei Normanni sono stati ascoltati il presidente dell'associazione, Matteo Cocchiara, e l'esperto Salvatore Tosi. "In passato molti territori delle aree interne e montane sono rimasti esclusi dagli interventi europei - afferma Cocchiara -. Bisogna colmare il gap dando la possibilità di utilizzare le risorse contenute nei vari programmi comunitari, che sono state ideate per fare uscire queste realtà dallo stato di emarginazione in cui si trovano".
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