Acque torbide nell'invaso Rosamarina a causa del maltempo che si è abbattuto su Palermo. Alcune zone della città resteranno così senz'acqua per almeno 12 ore. Nell'invaso Rosamarina i valori di torbidità hanno superato di molto la media consentita: "La torbidità ha raggiunto quota 100.000 Ntu - comunica l'Amap -, l'acqua è considerata potabile a 5 Ntu. L'acqua nei potabilizzatori può entrare solo con valori inferiori a 25.000". Già negli scorsi giorni sempre per l'intorbidimento delle acque era stato interrotto l'approvvigionamento idrico dagli invasi Poma e dello Jato, dove l'acqua è arrivata ad una torbidità di 150.000 Ntu, rendendo impossibile il processo di potabilizzazione. L'Amap comunica che per garantire i rifornimenti di emergenza previsti dalla legge per scuole, ospedali e caserme sarà necessario un'ulteriore riduzione di pressione alla rete generale. "A questo punto - dichiara l'amministratrice unica dell'Amap, Maria Prestigiacomo - sarà, purtroppo, certo che molte zone della città avranno una interruzione dell'erogazione nelle prossime ore e per non meno di 12-24 ore". Il sindaco Leoluca Orlando ha chiesto ad Amap, i cui tecnici stanno monitorando la situazione, di "effettuare verifiche costanti sulla qualità dell'acqua in modo da potere riattivare quanto prima il prelievo da tutti gli invasi in condizioni di sicurezza per la salute dei cittadini". Disagi simili si sono verificati nelle ore scorse anche nell'Agrigentino, dove però la distribuzione idrica - comunica Girgenti Acque - è pronta a ripartire nei comuni di Casteltermini, San Giovanni Gemini, Campobello di Licata. Mentre Canicattì resta ancora senz'acqua.