Mentre su Palermo incombe il serio rischio di una nuova emergenza rifiuti, sulla discarica di Bellolampo, chiusa perché la sesta vasca è ormai satura, scoppia lo scontro. Dopo le richieste di intervento rivolte alla Regione da parte del Comune, interviene ora il governatore Nello Musumeci: "Per stile istituzionale, non sono aduso a polemizzare con i rappresentanti istituzionali, ma, per favore, qualcuno spieghi al sindaco Orlando che le mie competenze commissariali per i rifiuti riguardano la settima vasca di Bellolampo, da realizzare. La sesta vasca, ormai colma, è di proprietà del Comune e quindi nella gestione della Rap. Essa riceve i rifiuti della Città di Palermo e dei Comuni del Palermitano. Pertanto, la competenza a evitare l’emergenza in atto è solo ed esclusivamente del sindaco del capoluogo, cui spetta il potere-dovere di emanare un’ordinanza che autorizzi, seppur per pochi giorni, l’utilizzo della medesima discarica».
Fino a ieri gli autocompattatori sono riusciti a conferire tutti i rifiuti, ma anche questa sera il Comune fa sapere che la raccolta sarà garantita. Nei giorni scorsi più volte l'amministrazione di Palazzo delle Aquile e la Rap hanno sollecitato un'ordinanza della Regione per sbloccare la situazione.
La questione ruota sull'ampliamento della VI vasca in via temporanea e straordinaria. Si tratta di un progetto atteso da tempo ma che non si è mai attuato.
Ieri il vicesindaco Sergio Marino aveva inviato una diffida alla Regione, lanciando l'allarme e chiedendo alla Regione di emanare una apposita ordinanza per l'ampliamento della struttura.
Per scongiurare l'emergenza da Palazzo delle Aquile si è pensato al piano B. "Stiamo valutando l'ipotesi di trasportare i rifiuti in altre discariche, dapprima siciliane - ha detto Giuseppe Norata, amministratore unico della Rap -. Ma è chiaro che ciò richiederebbe costi e tempi maggiori". Intanto la raccolta non si ferma. "La Rap non interromperà la raccolta - spiega Orlando - per evitare una situazione di crisi in città, mentre nelle prossime ore valuteremo quali ulteriori iniziative assumere su ciascuno dei diversi fronti e per ovviare ai ritardi di altre strutture per tutto quanto attiene le vasche di Bellolampo."
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